Potenziare i servizi di psicoterapia pubblici avvicinandoli ai giovani. E' la richiesta della responsabile famiglia e minori di Forza Italia, Maria Burani Procaccini, in occasione della Giornata mondiale di prevenzione del suicidio che si celebra oggi. Una vera emergenza dal momento che, ricorda Burani, il suicidio rappresenta la prima causa di morte fra i giovani nella fascia di età 1525 anni. "Si tratta ancora di una scelta dolorosa e drammatica sottolinea Burani spesso accompagnata e dettata dalla depressione clinica. C'à© la necessità prosegue la senatrice di mettere a fuoco una strategia complessa ed efficace contro la depressione, contro cui disponiamo di armi cliniche di primo livello, ma di comprendere anche il disagio e di contenerlo". Per questo, Burani Procaccini chiede alle Regioni di "potenziare i servizi di psicoterapia pubblici e di avvicinarli ai giovani". Quindi una richiesta anche al ministro dell'Istruzione: "Spero che il ministro Fioroni voglia occuparsi di una possibile ed auspicabile concertazione di servizi e di obiettivi fra la Scuola e le istituzioni sanitarie per agire meglio in chiave preventiva". Allarmanti i numeri del fenomeno anche nel nostro paese, dove l'8% di tutti i decessi tra i ragazzi nella fascia di età 1024 anni è determinato dalla scelta consapevole di togliersi la vita e proprio il suicidio è tra le prime cause di morte tra i più giovani. In Italia si registrano infatti ogni anno 9 casi di suicidio ogni 100. 000 abitanti tra i maschi (dati IssIstat aggiornati al 2001) e 2, 6 tra le donne. Questo significa che i suicidi nel nostro paese sono circa 4. 000 l'anno (3000 tra gli uomini e 1000 tra le donne), con tassi più alti tra gli over65 (23 casi per 100. 000 abitanti). Il fenomeno è dunque più diffuso tra gli uomini, soprattutto con un alto grado di istruzione, anche se i tentativi di suicidio sono più numerosi tra le donne. Ma è il malessere tra i giovani a preoccupare di più: nella fascia 1024 anni si registrano 5 casi di suicidio per 100. 000 abitanti, il che equivale a dire, sottolineano gli psichiatri, che l'8% di tutti i decessi in questa fascia di età à© imputabile a suicidi. In Europa, inoltre, il suicidio è statisticamente la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e, secondo l'Oms, il 40% dei ragazzi che non è riuscito nel primo intento, ripete il gesto. Una situazione che impone una risposta forte: Nella scuola ad esempio, è il monito degli esperti, veri programmi di prevenzione non sono mai stati attuati, mentre è proprio tra i banchi che più chiaramente si possono manifestare i segni del disagio.
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