TERAMO I fronti che si aprono e di cui trovate traccia anche sul sito nelle notizie di politica comunale di ieri (19 gennaio), non si aprono a caso. La vicenda dei bus contromano, Albi che strizza l'occhio alla parte avversa (anche se poi con ruolo impeccabilmente istituzionale invia note di chiarimento vedi articolo qui a fianco), la sostituzione in TeAm del consigliere Crocetti sono nodi che si, arrivano al pettine, ma non a caso. Il sindaco Chiodi evidentemente si sente pronto a scioglierli, questi nodi. Si, perchè sin qui la pentola bolliva ma il caso Albi non è scoppiato fino a che Chiodi non si è espresso mostrando, seppure con la consueta signorile assenza di animosità, anche lui dissenso per alcuni comportamenti. An e Forza Italia arrivano allo scontro sui bus di circonvallazione Ragusa (che vanno consioderati comunque sacrosanti in una dialettica politicadoverosa) con una libertà di dichiarazioni che, abituati come siamo ai silenzi rispettosi della maggioranza, devono avere avuto un qualche assenso magari solo accennato. E Crocetti? Chiodi si dice pronto a lasciarlo sostituire. Si vede che prima, un altro nodo lo ha sciolto: cioè il sindaco avrà già sistemato tutto con l'ex assessore, ormai ex consigliere TeAm, al quale altrimenti non si poteva certo far sapere con leggerezza che si è deciso di 'cambiarlo'. Torniamo però sulla vicenda Albi. Qui, la questione, si presenta più complessa ma il meccanismo dello scioglimento dei nodi è lo stesso. Qui a www. emmelle. it il 12 gennaio scorso ('Vacilla la presidenza di Paolo Albi') paventavamo un abbandono da parte di Silvino dell'amico di decenni Albi. Oggi è chiaro a tutti, ieri ce lo ha dichirato anche il diessino Angelotti, che Chiodi ha necessità di sacrificare Albi alla esigenza di spazi che mostra Di Bartolomeo con l'Italia di Mezzo. Le cose, in effetti, sembrano andare talmente tanto in questa direzione che Chiodi ha necessità di abbreviare i tempi. Di Bartolomeo e i suoi potrebbero diventare solidali con Albi e già la solidarietà con il centrosinistra di Di Bartolomeo sembra assodata (c'è gente pronta a giurare che ci siano stati abboccamenti con Ginoble). Albi, dal canto suo, ha saputo ben minacciare tutti con il voto in commissione dell'altro ieri. E' ora, dunque, che Chiodi faccia venire al pettine questo nodo. Permettere infatti un rinnovato rapporto tra Albi e Di Bartolomeo non è pericoloso per Silvino (che, ripetiamo, sembrerebbe pronto già a spodestare Albi anche dalla segreteria provinciale dell'Udc), ma per lo stesso sindaco che non avrebbe più solo da sciogliere nodi pseudopolitici.
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