TERAMO La convocazione di un consiglio comunale urgente 'per sviluppare una discussione a 360 gradi su tutti gli aspetti relativi alla questione e con la presenza degli organi amministrativi e tecnici dell'Izs A&M' è stato chiesto al sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, dai partiti dell'Unione, che intervengono nella polemica tra il direttore dell'Istituto e il primo cittadino sulla realizzazione della nuova sede dell'ente di ricerca. In una nota firmata dal consigliere comunale dei Ds, Maurizio Angelotti, l'Unione ricorda che 'la città di Teramo ha subito negli ultimi anni, e sta subendo tuttora, due fenomeni incontestabili: la perdita progressiva delle sedi di enti ed aziende di
rilevanza nazionale, oltre alla caserma degli alpini, e la scomparsa della grande industria rimpiazzata solo in parte dall'insediamento di piccole e medie imprese. Di fatto tutto questo porta ad un generale impoverimento di tutta la collettività sia in termini di indotto economico che di opportunità di lavoro che non sia di bassa o bassissima professionalità'. C'è per l'Unione una realtà che resiste e anzi, si sviluppa, a livello mondiale: è l'Istituto Zooprofilattico che 'sviluppando dapprima le opportune sinergie con l'università di veterinaria ed in seguito con la facoltà di scienze dell'alimentazione, ha consolidato ed accresciuto enormemente le proprie attività ed i posti di lavoro di alta ed altissima professionalità, opportunità insperata, solo 15 anni fa, dalle centinaia di giovani che in esso hanno trovato e sperano di trovare un percorso lavorativo'. L'Istituto, per Angelotti, 'è un privilegio per la città e non può che essere ritenuto strategico, ed una nuova sede idonea alle attività correnti e future è improcrastinabile. Di conseguenza se anche c'è un prezzo urbanistico, di energie, di lavoro da parte degli amministratori locali questo va pagato, quanto alto esso sia. Un sindaco, che di fronte a questo scenario, da un lato profonde risorse inseguendo obiettivi fantasma come la Turbogas e dall'altro non pone a disposizione tutte le forze, le capacità e le volontà dell'amministrazione cittadina alla realizzazione della nuova sede, non fa un buon servizio alla città di Teramo ed ai Teramani, oltre che alla ricerca ed alla conoscenza'. Da qui l'invito al sindaco Chiodi a superare gli ostacoli politici, se ce ne fossero, e ai partiti della maggioranza e alle altre forze politiche 'che hanno sempre manifestato
sostegno all'Istituto' a trasformare le parole in fatti.