L'AQUILA Dal capogruppo della Margherita in Consiglio comunale all'Aquila, Goffredo Palmerini, riceviamo e pubblichiamo.
'Con il Sindaco Tempesta si può essere in contrapposizione su tantissime questioni, politiche ed amministrative, come spesso accade. Ma in questa sentenza che lo ha visto condannato, unico responsabile, per omissioni di atti d'ufficio (art. 328 c. p. ) per una vicenda d'incuria su una vecchia cappella al cimitero dell'Aquila, mi sento in tutta onestà di dover apprezzare l'aplomb con il quale egli ha commentato l'esito sfavorevole del procedimento e la sua fiducia nella giustizia, quand'essa completerà il suo corso in tutti i gradi del giudizio. Ieri gli ho espresso il mio rammarico per l'attuale conclusione della vicenda giudiziaria, ma anche la fiducia che nutro in una riforma della sentenza nel giudizio di appello. Con tutto il rispetto che comunque si deve alla decisione, a meno di elementi che non conosco, mi appare eccessiva una condanna al Sindaco per responsabilità oggettiva, , quando non si è riusciti a provare responsabilità dirette e soggettive di coloro che hanno compiti operativi. In questa vicenda sembra rimanere estraneo il fatto che l'apparato normativo degli Enti locali e non solo assegna i compiti gestionali in primis alla dirigenza, cui spetta il dovere d'organizzare, secondo gli indirizzi stabiliti dall'Amministrazione, e quindi verificare il buon funzionamento dei servizi, con ampia autonomia di governo della catena dei doveri del personale. Per la quale ragione, oggi, è riconosciuto ai dirigenti un ragguardevole trattamento economico, rapportato a tali responsabilità gestionali. Immagino, altrimenti, quante e quali conseguenze possa subire un Sindaco _ chiunque sia il Sindaco _ come peraltro ogni figura apicale nelle responsabilità politiche se, in difetto di chiaro accertamento di responsabilità dirette, dovessero essere ogni volta chiamati a rispondere per responsabilità oggettiva, a meno di prova di dolo specifico. Neanche un superman con doti eccezionali riuscirebbe a tenere completamente sotto controllo ogni cosa, tra le migliaia possibili, nell'attività d'un Comune. Una vita d'inferno per i Sindaci, già di per sé complicata e difficile, al pensiero che qualsiasi responsabilità possa essere comunque ricondotta su di loro. Ecco perché sono fiducioso nell'esito del giudizio d'appello'.
Goffredo Palmerini
Capogruppo consiliare della Margherita
Comune dell'Aquila