TERAMO – Il Consiglio comunale si stringe all’Università di Teramo, al suo valore scientifico ed economico per il territorio. E proprio per rimuovere le criticità e per la valorizzazione delle potenzialità inespresse dell’ateneo in un’ottica di sopravvivenza ai tagli imposti dalla riforma universitaria che l’assise civica si è riunita in forma straordinaria l’assise civica sollecitata dal capogruppo dell’Idv, Siriano Cordoni, che sulla questione aveva chiesto si aprisse una riflessione. Ferma la posizione del magnifico rettore nel difendere l’autonomia dall’ateneo dopo le paventate ipotesi di accorpamento all’Università dell’Aquila. "Siamo certamenti favorevoli a forme di collaborazione – ha ribadito rita Tranquilli Leali – ma ci opporremo con fermezza a forme di sudditanza". Anche il sindaco si è schierato in difesa del’istituzione universitaria teramana, proprio il primo cittadino, su proposta anche del rettore, farà parte di un gruppo di lavoro ristretto che d’ora in avanti lavorerà insieme per definire le strategie e garantire le certezze istituzionali all’Università. Nel dibattito consiliare ha preso posizione anche l’assessore Paolo Gatti, che ha ribadito come l’autonomia dell’Università non va letta come una scelta di campanile, ma come una difesa dei valori di una comunità. Gatti ha però evidenziato la necessità di rimuovere i motivi di criticità rapprentati per lo più da un calo degli iscritti, da un alto numero di personale, non è invece in discussione il valore della didattica e della ricerca per l’assessore che ha però insistito sulla necessità di impostare una poltica di sviluppo orientata all’apertura verso i poli di innovazione e ai cambiamenti. In questa direzione Gatti ha ricordato la nascito a Teramo del polo agroalimentare. L’assessore ha poi parlato della Casa dello Studente, "ho trovato solo un atto di indirizzo al momento del mio insediamento – ha detto – diventato poi realtà con il finanziamento di 2milioni e 700mila euro attinti da fonfi Fas". eTra un mese intanto sarà inaugurata la sala polivalente sopra la mensa universitaria e la necessità di potenziare i servizi per gli studenti ha offerto l’occasione a Gatti per parlare della riforma delle Adsu. Contrario ad una sola Azienda per il Diritto agli Studi Universitarie regionale, per l’assessore va difesa l’erogazione dei servizi di prossimità agli studenti, una possibilità che non è in contraddizione con il contenimento dei costi che possono comunque essere razionalizzati con piccoli tagli alle piante organiche delle strutture.
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