TERAMO – Anche il presidente della Provincia Valter Catarra, così come dichiarato qualche giorno dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ritiene che siano le province gli enti più titolati in questo momento a detenere le competenze sul ciclo idrico”. Catarra sposando la proposta del suo “collega” Di Giuseppantonio pensa però che la stessa cosa andrebbe fatta, non solo per la gestione delle acque, ma anche per quella dei rifiuti le cui competenze andrebbero attribuite alle Province. Un passaggio che per Catarra servirebbe a raggiungere un coordinamento il più possibile armonizzato alle esigenze ed espressioni degli interventi a livello provinciale, “così come prevede la Carta Costituzionale attribuendo alla Province il ruolo di ente intermedio e di programmazione”. Sarebbe – secondo il presidente – un modo intelligente di sfruttare le competenze in capo alla pubblica amministrazione, utile riflessione in un momento storico in cui si ipotizza la cancellazione delle Province come Ente-ponte tra le Regioni e i Comuni. Anche per Catarra, come per Di Giuseppantonio, il passaggio delle competenze rappresenta un traguardo da raggiungere al più presto perché getterebbe le basi per un quadro operativo efficace. Catarra dunque conferma il suo appoggio al presidente chietino che cerca la convergenza di tutto il suo Consiglio e di quello delle Regioni passando attraverso una proposta di legge che sta elaborando assieme all’ufficio di Presidenza dell’Upi.
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