TERAMO – “E’ arrivato il momento che la politica faccia un passo indietro e lasci spazio ai professionisti. Presto, entro lunedì o martedì, i tecnici dei Consorzi teramani torneranno a riunirsi per tradurre in atti e azioni concrete quanto ci siamo detti stamattina. Io farò i passaggi istituzionali con i Sindaci ma le decisioni da assumere non sono più rinviabili: come Provincia siamo determinati ad arrivare all’autosufficienza del trattamento e dello smaltimento entro breve tempo e nel giro di qualche settimana deve essere pronto quello che potrebbe essere definito come una sorta di “piano industriale” condiviso da tutti i Consorzi e quindi da tutti i Comuni“. E’ la sintesi del pensiero del presidente Valter Catarra, riportato in una nota dell’ufficio stampa della Provincia di Teramo, a proposito del problema rifiuti. Catarra sembra dire una parola definitiva, invitando peraltro i Comuni alla solidarietà e alla collaborazione. Nel corso di una riunione stamani il presidente della Provincia ha anche detto:”Entro marzo tutte le competenze sui rifiuti torneranno alla Provincia (oggi sono ancora in capo all’ATO unico, l’AdaTe ndr) e se non decidete voi sarò io a farlo”. Riepiloghiamo che cosa c’è da decidere: trattamento e smaltimento dei rifiuti, abbassamento dei costi del servizio, realizzazione della discarica provinciale, la chiusura dei “cancelli” a Cerratina. Insomma, come spiega la nota dell’ufficio stampa:”l’emergenza e la prospettiva”. Le tracce su cui ci si muoverà: Cirsu e Team possono trattare i rifiuti di tutta la provincia e i rifiuti trattati possono essere smaltiti fuori regione senza alcuna autorizzazione superando questo momento di emergenza che “obbliga” i Comuni teramani a rivolgersi a Cerratina e Casoni, dove, fra l’altro, da gennaio scatterà un nuovo aumento di 30 centesimi al quintale. I consorzi devono essere integrati e non più concorrenziali, La discarica del Cirsu può diventare consortile di tutti i Comuni (con alcune garanzie su Piano industriale e proprietà). A tal proposito c’è una proposta di far diventare Grasciano 2 di proprietà di tutti i 47 Comuni della provincia. Intanto Cerratina potrebbe superare i problemi e riaprire le porte ai rifiuti teramani.
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