TERAMO – "Se per confronto intendete una valutazione delle strategie e degli obiettivi, allora c’è stato in diverse occasioni, politiche, sindacali e con i Sindaci". Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario per la Sanità, Gianni Chiodi, entrando in audizione alla Commissione consiliare "Affari sociali e Tutela della Salute", ha replicato così ai consiglieri del PD intervenuti ieri per chiedere un coinvolgimento sulle scelte della sanità. "Se poi il confronto auspicato – ha puntualizzato il presidente – è quello che conduce a scelte tese ad accontentare rivendicazioni particolaristiche e clientelari, quello che ha portato l’Abruzzo al drammatico stato della Sanità che ho ereditato, ebbene, si sappia, che non arretrerò di un passo". "Per carattere e formazione – ha dichiarato il presidente Chiodi – sono sempre e comunque per il confronto, ma non per le liturgie della politica politicante. Le stesse che hanno sprofondato l’Abruzzo fino a questo livello di indebitamento". E ancora: "Per troppo tempo il malinteso senso del confronto ha comportato nel migliore dei casi il non scegliere, la deresponsabilizzazione; nel peggiore dei casi la gestione politico-clientelare della Sanità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ed hanno visto la Regione Abruzzo avere il triste primato del debito (che ha anche raggiunto i 4 miliardi di euro), servizi sanitari non adeguati, liste di attesa lunghissime e costi elevati a fronte di prestazioni di bassa qualità". Chiodi, quindi, di fronte alla Commissione ha rilanciato con fermezza il "sì al confronto costruttivo ed il no alla dannosa e strumentale liturgia". Il Presidente ha ricordato altresì che "confronto costruttivo c’è stato anche in fase di elaborazione del Piano operativo 2010". "Ma purtroppo non ve ne siete accorti" ha stigmatizzato rivolto ai rappresentanti delle forze di opposizione. "Probabilmente – ha sottolineato Chiodi – perché per molti di voi il confronto non è sulle strategie ma su ciò che conduce, irrimediabilmente, a concessioni clientelari, dimostrando fragilità e cedevolezza verso gruppi di pressione localistici. Gruppi – ha osservato, infine, il Presidente Chiodi – che sicuramente non hanno a cuore l’interesse generale degli abruzzesi". A sostegno della validità delle scelte compiute in materia di razionalizzazione della rete ospedaliera, il Commissario alla Sanità ha citato gli ottimi risultati già conseguiti dalla Asl di Pescara che, proprio qualche giorno fa, ha reso noto di aver raggiunto una riduzione della mobilità passiva, una diminuzione delle spese di gestione, una migliore qualità dell’offerta sanitaria. Un’audizione serena e completa, è stato riferito, nel corso della quale il Presidente Chiodi ha risposto a tutti i quesiti posti dai componenti la Commissione, chiarendo ogni aspetto in esame.
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