In Abruzzo la migliore qualità della vita è nel Teramano

TERAMO – La provincia di Teramo è al 62esimo posto in Italia per qualità della vita. Lo rende noto la 12esima indagine realizzata da Italia Oggi e dall’Universitò La Sapienza, secondo la quale nella top ten del buon vivere figurano anche Mantova, Belluno, Bolzano, Pordenone, Siena, Cuneo, Sondrio, Aosta e Parma. Si tratta di una indagine che valuta le condizioni di vita secondo alcuni parametri quali ambiente, affari e lavoro, popolazione e servizi finanziari e scolastici. La provincia di Teramo nella precedente rilevazione era al 60esimo posto e dunque ha perso leggermente in graduatoria, ma adesso precede le altre province abruzzesi: L’Aquila fa registrare un bel balzo in avanti, dal 67° al 63° posto, Pescara scende dal 58° al 65°, più rilevante il passo indietro di Chieti, dal precedente 68° posto all’attuale 76°. In generale, la fotografia del 2010 evidenzia un elemento negativo per il nostro Mezzogiorno: non c’è più traccia delle buone performance evidenziate l’anno scorso da un cluster di province con caratteristiche omogenee, poste in un’area geografica compresa tra il litorale adriatico meridionale a parte dello Ionio, fino a un breve tratto del litorale irrenico, individuate solo 12 mesi fa nelle realtà di Campobasso, Foggia, Bari, Potenza e Matera. In controtendenza appare però la performance della provincia di Palermo, che risale 15 posizioni raggiungendo l’84° piazza. Tra le grandi aree metropolitane spicca il balzo di Roma (al 57° posto, che guadagna 25 posizioni rispetto al 2009), Torino (al 51°, che risale di 40 posti) e Milano (49°, con un +5 sul 2009). Di segno diverso Bologna (al 21° posto ma perdendo 6 posizioni), Firenze (13°, -13) e Venezia (52°, -11). In sostanza, sintetizzano i curatori dell’indagine, la fotografia del 2010 somiglia molto alla situazione del 2004, con 48 province in cui la qualità è risultata scarsa o insufficiente. Ma tutto questo, viene sottolineato, in tempi non facili per il sistema economico italiano non risulta essere particolarmente negativo.