TERAMO – Alcune raccomandazioni fornisce la Coldirtti di Teramo per l’allestimento degli alberi di natali e degli addobbi che la tradizione fissa con l’arrivo dell’Immacolata. E a proposito degli abeti la Coldiretti interviene in una nota per suggerire l’acquisto degli stessi in vivai specializzati assicurandosi che siano abeti o pini provenienti da coltivazioni specifiche per il periodo natalizio e non da foreste. L’associazione ricorda inoltre che la quasi totalità degli alberi di Natale, non tollera l’aria troppo calda di termosifoni e stufe e non avendo spesso le radici estirpate nella giusta maniera, non riesce a sopravvivere al periodo natalizio e quindi non può essere riutilizzato successivamente in giardini o parchi, ma va consegnato ai centri raccolta della guardia forestale. Per Coldiretti è inoltre consigliabile scegliere alberi italiani, che non siano stati trasportati per lunghe distanze con mezzi inquinanti, di altezza giusta per la casa. Il costo varia notevolmente su valori che vanno dai 10 euro fino addirittura a più di 500 euro a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto l’albero, ma il valore degli abeti risiede anche nella sua valenza ambientale: gli alberi naturali infatti sono coltivati soprattutto in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline e a combattere l’erosione e gli incendi. Tra i consigli dell’associazione anche quello di sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore e al riparo da correnti d’aria o folate di vento in prossimità di porte e finestre. Vanno inoltre evitati gli addobbi pesanti per non spezzare i rami ed è bene non spruzzare neve sintetica e spray colorati per consentire alla pianta di respirare. La terra nel vaso va mantenuta umida, ma non eccessivamente bagnata, con l’utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami in assenza di fili elettrici. Tra i motivi per cui si consiglia l’albero vero, infine, l’inquinamento nel processo di produzione, durante il trasporto e per lo smaltimento di alberi natalizi di plastica prodotti soprattutto in Cina e che sono ottenuti con materiali che comprendono leghe metalliche e plastiche tipo polivinilcloruro (Pvc) e polietilene tereflalato (Pet). L’albero naturale coltivato in vivaio consuma invece energia per fertilizzanti e lavorazioni meccaniche, ma durante il periodo di accrescimento sequestra dall’aria anidride carbonica ad effetto serra con un bilancio energetico finale favorevole di 47 grammi di anidride carbonica tolta dall’atmosfera per pianta senza contare che un ettaro di alberelli produce ossigeno per 45 persone.
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