L’AQUILA – Passa dalla pompa di benzina la crisi della sanità abruzzese, o meglio il tentativo disperato della giunta regionale abruzzese per mettere una ‘pezza’ al nuovo buco scoperto nel pozzo senza fondo dell’assistenza ospedaliera e non della nostra regione. Chiodi ha infatti deciso di aumentare di 2 centesimi al litro, dal prossimo 1° gennaio, il prezzo del carburante alla pompa. Si tratta ovviamente di una ‘mossa’ che non piacerà ai contribuenti abruzzesi ma che viene ritenuta necessaria per far fronte ai debiti della Regione. Secondo gli esponenti regionali, si è trattato di una manovra nel nuovo bilancio che ha preferito colpire i consumi piuttosto che incidere su Irpef e Irap.
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