ROMA – Interrotto, per l’abbandono del commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, il tavolo di trattativa con il Ministero per l’Economia, a Roma, per individuare la copertura per un’ulteriore sospensione di sei mesi delle imposta da pagare per l’Aquila ed i territori abruzzesi colpiti dal sisma. Ma poi, nel tardo pomeriggio, arriva l’annuncio di De Matteis: «Abbiamo avuto notizia della proroga a sei mesi del termine di restituzione delle tasse:
abbiamo notizia anche dell’ordinanza con alcune misure importanti per la ricostruzione". "Abbiamo sei mesi per ragionare – ha aggiunto De Matteis -: anche con toni duri abbiamo chiesto il rispetto degli impegni e di diritti sacrosanti per i terremotati. La protesta con l’abbandono del tavolo, è servita a far capire al Governo, la necessità di queste misure". Nel pomeriggio, con Chiodi, avevano abbandonato il tavolo anche gli altri amministratori abruzzesi presenti. La protesta era scattata perchè a discutere con i rappresentanti abruzzesi sono rimasti i tecnici del Ministero e non più la parte politica. Oltre che da Chiodi e De Matteis la delegazione eraformata dal presidente della provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, e dal sindaco del capoluogo, Massimo Cialente. Secondo quanto si è appreso, sarebbe prevista anche la proroga delle commesse alla società regionale Abruzzo Engineering, messa in liquidazione dalla Regione Abruzzo, azionista di maggioranza, proprio per la crisi di commesse e le difficoltà economiche.