TERAMO – Minacciano lo sciopero e prospettano “intoppi” nella raccolta “porta a porta” i lavoratori della Team intervenuti oggi nel corso di una conferenza stampa convocata da Cgil (Fp, Amedeo Marcattili), Cisl (Fit, Mauro Di Luigi) e Uil (Trasporti, Andrea De Amicis) insieme per chiedere migliori condizioni di lavoro e prospettive per i dipendenti con contratto a tempo determinato. Le rappresentanze sindacali sostengo di aver chiesto a ottobre, nel corso di un incontro con il partner privato della Team, di provvedere ad asfaltare il piazzale della sede operativa Carapollo, (per gli operatori il fango e le buche deteriorano i mezzi, ndr) e di ottenere il riscaldamento e l’acqua calda negli spogliatoi. “Ad oggi non sono seguiti né ulteriori incontri, né soluzioni – dichiarano i sindacalisti – durante la settimana di neve, con temperature sotto lo zero, gli operatori non erano in condizioni di poter fare una doccia, senza considerare il fatto che gli abiti da lavoro forniti non sono invernali”. Condizioni inaccettabili per i lavoratori che paventano rischi nel servizio di raccolta ‘porta a porta’ qualora non vengano rinnovati i contratti per i lavoratori a tempo determinato (circa una trentina) in scadenza il 31 dicembre. “Al momento siamo già costretti a fare straordinari e turni di lavoro massacranti perché l’organico a disposizione non è sufficiente – dichiarano Antonio Matè (Rsu Cgil) e Massimo Di Carlo (Rsu Cisl)- qualora non venisse rinnovato il contratto a questi lavoratori non saremo nelle condizioni di poter più garantire il servizio al 100%, una cosa già accaduta durante la settimana di maltempo a causa di mezzi in pessimo stato e bloccati dalle temperature”. Esasperati i sindacati, dopo aver chiesto invano incontri, chiedono ora un coinvolgimento e, dopo aver avviato la procedura di raffreddamento, hanno dichiarato di voler aspettare la conclusione della pausa natalizia per valutare l’opportunità di convocare una giornata di sciopero. E sulla possibilità che il Comune intervenga per rilevare le quote del privato, i sindacati dichiarano: “Ben venga che la Team diventi totalmente pubblica, ne saremmo felici, ma vorremmo capire cosa significhi questo per i lavoratori. Noi chiediamo solo di partecipare alle trattative come è previsto dai contratti”. Infine chiarezza hanno voluto fare le rappresentanze sindacali dei lavoratori chiamati in causa dal dibattito politico: “E’ stata paventata la perdita dei posti di lavoro con l’ingresso di un nuovo partner privato. Non è così – precisa Marcattili – poiché i lavoratori che hanno maturato almeno 180 giorni di lavoro prima del passaggio di proprietà vengono riassorbiti integralmente. La politica usa i lavoratori come strumento di una battaglia che non ci riguarda, noi non vogliamo entrare nella strumentalizzazione politica del centrodestra o del centrosinistra, vogliamo solo che si parli dei diritti dei lavoratori”.
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