Un Natale di serenità, ricco di risultati ma anche di obiettivi ancora da perseguire, le ultime riflessioni del 2010 del sindaco di Teramo e gli auguri alla città di Maurizio Brucchi nell’intervista di Natale.
Sindaco che 2010 è stato?
E’ stato un 2010 positivo per l’attività amministrativa. Abbiamo raggiunto tutti i risultati che mi ero prefissato e questo è stato possibile anche grazie a un lavoro di squadra che contraddistingue da sempre il mio modo di lavorare e di procedere in ogni ambito.
Quale è il momento di questo 2010 che le è più caro e quale è stato quello che dimenticherebbe?
Vorrei lasciarmi alle spalle sicuramente la parentesi dell’avviso di garanzia, è stato un momento che mi ha lasciato qualcosa dentro anche se ero certo e ben consapevole che avevo agito nella massima correttezza. Però nonostante la fiducia riposta nella magistratura un po’ di amarezza è rimasta. Per quanto riguarda i momenti belli non ce n’è uno in particolare. I momenti che mi sono cari sono quelli della quotidianità che vivo con la mia famiglia, la mia squadra. Una quotidianità arricchita da un affetto incredibile che ricevo in misura crescente dai cittadini. Quando vieni eletto sindaco non immagini certamente di poter piacere a tutti, è una cosa che si conquista nel tempo. Adesso l’apprezzamento, gli attestati di stima che ricevo come uomo e come amministratore, capire che per i cittadini sei diventato il punto di riferimento, è la cosa che mi gratifica di più e mi inorgoglisce.
Cosa vorrebbe che i teramani trovassero sotto l’albero?
Il Lotto Zero, anche perché con il traffico impazzito di questi giorni immagino sia un desiderio largamente condiviso!
Sarà lei il Babbo Natale prescelto per la consegna di questo regalo?
Sì, auguro questo perché sono certo che sarò io a portarglielo.
Per il 2011 quali novità ci aspettano?
Ancora qualche giorno di pazienza e con la conferenza stampa di fine anno disegnerò la Teramo del 2011.
Come festeggia il giorno di Natale e quello di Capodanno?
Dopo la vigilia trascorsa con i genitori e i suoceri, pranzeremo a casa mia con tutta la famiglia. Saremo circa una ventina di persone e dopo cena verranno a salutarmi un po’ di amici a casa. Trascorrerò in modo piuttosto intimo anche il Capodanno. Non amo andare in giro per i locali, ma non è una questione di preferenze, quanto di abitudini perché ho sempre aspettato l’arrivo del nuovo anno in famiglia. Sarà così anche quest’anno.
Regali oppure carbone e cenere per la sua Giunta?
Regali, tanti regali.
A proposito di regali, quale è quello che ha apprezzato di più?
Ne ho ricevuti tanti e tutti graditissimi. Particolarmente caro è un I-Pad che mi hanno regalato proprio la mia squadra e i componenti della mia maggioranza durante una cena che ho organizzato per formulare gli auguri di Natale, auguri che estendo con affetto e calore ai miei concittadini.