L’AQUILA – "Riguardo al fenomeno della criminalità organizzata, va sottolineato con qualche preoccupazione ma anche con soddisfazione il forte e innovativo impegno della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica dell’Aquila, che nel 2010 ha aperto 29 procedimenti a fronte dei 19 del 2009": lo ha detto il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Giovanni Canzio, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario. "Numerosi i procedimenti per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti – ha continuato il presidente della Corte d’Appello – dove sembra delinearsi l’ingresso nella regione, in particolare nella costa adriatica, di clan camorristici o della ‘ndrangheta per la gestione del territorio e di tale attivita’". Per quanto riguarda i processi sui crolli a causa del sisma del 6 aprile 2009, Giovanni Canzio ha detto "meritano speciale attenzione gli sviluppi delle 218 inchieste promosse dalla Procura della Repubblica dell’Aquila a seguito dei gravi danneggiamenti che hanno provocato la morte o il ferimento di molte persone, per i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose conseguenti ad eventuali violazioni di regole tecniche di costruzione o di norme antisismiche".
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