TERAMO – Svanisce l’obiettivo della statizzazione del liceo musicale Braga con la bocciatura della commissione Bilancio del Senato dopo un emendamento proposto dal senatore Paolo Tancredi che voleva finalmente mettere un punto sull’annosa questione. Punto e a capo verrebbe invece da dire perché il riconoscimento atteso ha ricevuto il “no” del Governo. Una doccia fredda che trova oggi ancora una polemica dell’associazione Nuove Armonie che parla a questo proposito di “fallimento artistico e politico” e chiedendo le dimissioni del direttore e dell’intero Cda dell’istituto. “Ci ritroviamo così ad oggi – si legge nella nota di Nuove Armonie – ad assistere inermi alla ennesima cancellazione di un pezzo di storia della nostra città, e soprattutto a renderci conto che la partecipazione attiva della cittadinanza è una clamorosa bufala”. E Sulla mancata statizzazione sono intervenuti oggi anche i consiglieri regionali, provinciali e comunali del Partito democratico di Teramo. “Abbandonato dalla Regione il Braga viene beffato anche dal Governo – si legge in una nota diffusa da Claudio Ruffini – la musica per il Braga non è cambiata, niente riconoscimento significa niente soldi. In parole povere anche l’ultima ancora di salvezza è caduta e per il Braga il futuro è sempre più incerto”. Le responsabilità, secondo il Pd sono da imputare agli amministratori regionali del centro-destra. “In questi due anni (2009/2010) per i mancati finanziamenti ricevuti dalla Regione l’istituto ha dovuto fare un piano di ridimensionamento delle cattedre e delle docenze: sono state soppresse due cattedre di pianoforte principale, una cattedra di pianoforte complementare, una di storia della musica e le cattedre di sassofono e solfeggio hanno ridotto il numero di ore di insegnamento. Nonostante questo l’istituto conosce sempre più iscritti che vengono accolti grazie all’impegno oltre la parte contrattuale dei docenti i quali si ritrovano spesso a fare volontariato per evitare di respingere le richieste di formazione e cultura musicale”. “Questo stato di cose – prosegue la nota del Pd – ha come responsabile il centrodestra. Il presidente della Provincia Catarra ha annunciato che a partire dall’anno prossimo non garantirà il contributo fin qui concesso. Mentre Chiodi e Di Dalmazio preferiscono dedicarsi dei rifiuti e non della cultura. Quello che hanno fatto al Braga è gravissimo”.
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