ATRI – Fiducia e apprezzamento da parte dell’amministrazione comunale di Atri al piano di riorganizzazione aziendale predisposto dal manager della Asl Giustino Varrassi e dai suoi collaboratori, il direttore amministrativo Lucio Ambriosj e il direttore sanitario Camillo Antelli. Sulle preoccupazioni diffuse sul ruolo del San Liberatore di Atri ha preso posizione in una nota l’assessore comunale all’Ambiente e al Commercio, Marino Iommarini dopo un incontro avuto con i vertici della Asl sulle prospettive emerse dalla riorganizzazione della rete ospedaliera in atto. “L’ospedale di Atri esce potenziato sotto molti aspetti da questo atto aziendale- dichiara l’assessore-. Il San Liberatore non subisce alcun declassamento e vede riconfermato il suo indirizzo di ospedale per acuti”. La maggioranza comunale (Pdl, Pse e Indipendenti) respinge gli allarmismi e le dichiarazioni sul rischio di chiusura del presidio e del piano aziendale evidenzia novità importanti come l’attivazione di un ospedale di comunità con 12 posti letto gestito dai medici di base, un potenziamento della diagnostica pesante, l’ attivazione all’interno dell’Ostetricia della branca “Analgesia del parto”, e l’attivazione della terapia radio- metabolica per la cura dei tumori. Oltre all’acquisto di un litotritore per la terapia dei calcoli renali senza intervento chirurgico, l’ammnistrazione si compiace anche della trasformazione dell’endocrinologia in struttura complessa, candidandosi ad essere un punto di eccellenza regionale ed extra – regionale. Dopo le rassicurazioni rese sulla continuità dei servizi assistenziali resi dalla gastroenterologia, l’amministrazione fa alcune precisazioni anche sulla Cardiologia: “è un’attività in rete alla quale concorrono l’ospedale, il pronto soccorso, il 118 ed i medici di famiglia, i servizi saranno garantiti con una propria autonomia ed attrezzature, da una unità operativa semplice a valenza dipartimentale, con personale che continuerà a garantire prestazioni come nel passato”.“Alla luce del quadro che si sta delineando – si legge nella nota diffusa dal Comune di Atri – si ritiene di poter dare ai nuovi vertici della Asl la giusta fiducia, dal momento che stanno dimostrando una capacità progettuale che è mancata alle passate gestioni. L’esecutivo atriano non intende esercitarsi in un tiro al piccione che vede impegnati ex amministratori cittadini, segretari di partito e sindaci dei comuni vicini in un’azione di pura demagogia politica”.
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