TERAMO – Sospeso a tempo determinato, per due mesi, dalle funzioni di medico ospedaliero: è il provvedimento che il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo ha notificato a Corrado Robimarga, medico nonchè assessore all’Uranistica del Comune di Teramo. su richiesta del pubblico ministero Davide Rosati. Le contestazioni sono pesanti: peculato d’uso, abuso d’ufficio e falso. In serata, la notizia che circolava sin da subito dopo quella dell’apertura dell’inchiesta: l’assessore ha rimesso il mandato al sindaco Briucchi, sospendendosi dalle funzioni. Non è chiaro ancora tutto il nocciolo dell’indagine, ma senbrerebbe che questa sia soltanto una parte della più voluminosa indagine che coinvolgerebbe l’assessore: di certo sotto la lente d’ingradimento c’è l’attività di medico di Robimarga e non quella di componente dell’esecutivo Brucchi. L’indagine condotta dalla Procura avrebbe acquisito intanto numerose testimonianze di pazienti visitati nell’ambulatorio del reparto di urologia dell’ospedale Mazzini di Teramo e che avrebbero pagato al libero professionista le prestazioni professionaii; questo sarebbe stato possibile anche con l’utilizzo di strumentazioni dell’ospedale. Il falso riguarderebbe invece la compilazione di modelli di permesso comunali esibiti all’amministrazione sanitaria: in sostanza, il medico avrebbe fatto risultare impegni amministrativi legati ai suoi compiti di assessore, non veritieri, per assentarsi spesso e volentieri dal lavoro ospedaliero. Su queste basi, il pubblico ministero Rosati ha chiesto o ottenuto dal gip Buccella la sospensione dalle funzioni di medico… per un’altra parte dell’inchiesta – la procura contestava la truffa aggravata ai danni dello Stato per l’utilizzo personale di una stanza al secondo lotto dell’ospedale Mazzini -, il gip non ha ritenuto di procedere. La vicenda è un macigno che si abbatte sulla giunta Brucchi e che forse accelererà quel rimpasto dell’esecutivo che da tempo si annuncia. Oggi, quelle voci potrebbero essere lette come premonitrici di una storia giudiziaria forse nota ai più da tempo. Ma, ci permettiamo di sottolinearlo, un innocente lo è fino a prova contraria. Fin qui l’inchiesta: adesso la reazione politica. «Dinanzi al provvedimento adottato dalla magistratura nei miei confronti, riponendo la massima fiducia nell’organo inquirente, pur nella convinzione di poter dimostrare nelle sedi opportune la mia estraneità alle situazioni contestate, ho ritenuto opportuno rimettere il mio mandato di assessore nelle mani del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, sospendendomi dalle mie relative funzioni». Con queste poche ma sentite righe, l’assessore in serata si è autosospeso.
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