TERAMO – Dopo le ipotesi di accorpamento dell’Università di Teramo a quella dell’Aquila circolate nei giorni scorsi è dopo una smentita del rettore Di Iorio che ha preferito parlare di una “federazione di atenei”, oggi prende posizione il rettore dell’ateneo teramano, Rita Tranquilli Leali che ha ribadito la “ferma volontà di non voler attuare alcuna fusione con altre università abruzzesi o italiane”.“Desidero altresì ricordare – si legge nella nota diffusa dal rettore –ch nell’ambito dell’Università di Teramo, sono presenti cinque facoltà che costituiscono ognuna un ‘unicum’ nel territorio regionale e che, quindi, rappresentano e garantiscono un patrimonio culturale indispensabile per la crescita della nostra regione. L’Ateneo di Teramo, d’altro canto, si è sempre battuto per una razionalizzazione dell’offerta formativa regionale, anticipando così la recente disciplina introdotta dalla legge n. 240 del 2010. Conseguentemente, il nostro ateneo non deve ora preoccuparsi di attuare alcuna modificazione, che non deve essere tanto meno imposta, come taluni vorrebbero”. “Nella questione in esame – conclude il rettore – non incide alcun presunto “campanilismo”, bensì assume esclusivo rilievo il senso di responsabilità dell’Ateneo di Teramo di voler adempiere pienamente alla propria missione di formazione dei giovani in base alle loro propensioni e libere scelte, nonché in base alle esigenze di sviluppo ai più alti livelli della Regione, anche attraverso la propria attività di ricerca di eccellenza nei settori più vitali per la collettività.”