TERAMO – Polemiche sul 25 aprile, arrivano dal circolo e dalla Federazione del Partito della Rifondazione comunista di Teramo: obiettivo, come di consueto, la forza pubblica o, meglio, chi ha gestito l’ordine pubblico durante le celebrazioni della Festa di liberazione. Secondo Prc i giovani antifascisti presenti sono stati nel mirino dei tutori dell’ordine: «La loro presenza è stata sopportata con fastidio – scrive Rifondazione – tanto che, per due volte, i responsabili della questura hanno ritenuto legittimo tentare di allontanare e tenere alla massima distanza possibile i ragazzi che, ovviamente, si sono, con successo, rifiutati. Lo stesso fastidio deve aver suscitato lo striscione in ricordo dell’attualità della lotta di liberazione, che è stato oggetto di un tentativo di “sequestro” preventivo in Largo Madonna delle Grazie». Secondo Prc «i gestori dell’ordine pubblico ritengono che la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e democratica sia motivo di preoccupazione tanto da cercare di fargli cambiare idea e che, sia molto più comodo, per il controllo sociale, avere dei giovani isolati, sfiduciati e racchiusi in se stessi». Rifondazione avrebbe poi voluto che la banda musicale che ha accompagnato il corteo suonasse "Bella ciao": «Ringraziamo i giovani antifascisti anche per aver ricordato che “Bella ciao” è la canzone tradizionale che ricorda la lotta partigiana – scrive Prc -, fatto che deve essere sfuggito al comitato organizzatore delle celebrazioni, che si è ben guardato dal farla eseguire alla banda musicale».