Cgil: a Teramo più disoccupati, sciopero più lungo

TERAMO – La provincia di Teramo ha pagato un tributo più alto alla crisi economica per questo lo sciopero proclamato dalla Cgil per il 6 maggio in adesione a quello generale inetto dal sindacato durerà 8 ore invece delle 4 previste nelle altre piazze nazionali. E’ quanto spiegato dal segretario provinciale della Cgil, Giampaolo Di Odoardo, nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare i motivi che spingeranno venerdì i lavoratori e i precari teramani a recarsi in corteo fino a piazza Matiri dove è in programma un comizio sui temi del lavoro, dell’equità fiscale, della sanità e delle politiche giovanili. “Un salario e un lavoro certo e dignitoso, il diritto all’uguaglianza è cosa possibile – si legge nell’invito allo sciopero della Cgil – Nessuno può aspettare che siano gli altri a scendere in piazza per tutti, ognuno deve esserci”. Per Di Odoardo. “Siamo la provincia che registra i dati più alti nel ricorso alla cassa integrazione e che rimanda a casa quasi la totalità dei lavoratori precari. In provincia solo un contratto su 4 viene trasformato a tempo indeterminato. A questo si aggiunge il fenomeno in aumento delle dimissioni in bianco”. Il segretario della Cgil spiega infatti che solo nel 2010 al sindacato sono arrivate 221 istanze sottoposte da lavoratori, per lo più donne, costretti dall’azienda al momento dell’assunzione a firmare il foglio delle dimissioni in bianco, perdendo così anche la possibilità di ricevere gli ammortizzatori sociali. Stop dei trasporti venerdì per 4 ore in occasione dello sciopero generale della Cgil. Lo
ricorda la Filt sottolineando che le ragioni della protesta "si ritrovano anche nelle questioni specifiche dei trasporti". Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano dalle 10 alle 14. Lo stop dei treni sarà dalle 14 alle 18. Bus, metro, tram e ferrovie concesse si fermeranno secondo modalità stabilite localmente e nel rispetto delle fasce di garanzia. Interessati allo stop anche navi e traghetti che ritarderanno
di 4 ore le partenze, gli autisti di camion per tutto l’arco della giornata, i lavoratori portuali per 4 ore per ciascun
turno di lavoro, gli addetti alle autostrade per 4 ore al termine di ciascun turno ed il personale dell’Anas per l’intera giornata.