TERAMO – Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell’esercito di stanza al Reggimento di Ascoli Piceno, marito di Carmela Melania Rea, aveva una doppia vita. Emerge con forza dalle dichiarazioni rese ai carabinieri da una soldatessa di cui era stato l’istruttore, e con la quale aveva una relazione iniziata più o meno quando la moglie era in attesa della piccola Vittoria. La vita privata del militare certo non costituisce un movente dell’omicidio, ma spiega l’interesse degli inquirenti per particolari che l’uomo ha taciuto, più o meno consapevolmente, e che potrebbero essere invece cruciali per capire il perchè del delitto. Francesca, 27 anni, di origini laziali, il grado di caporale, è stata sentita in un interrogatorio fiume (11 ore) in una caserma di Lecce, di cui ha riportato oggi alcuni stralci Tgcom.it. Con i carabinieri la giovane donna ha non solo ammesso la relazione ma ne ha parlato come di un rapporto ancora in essere, mentre Parolisi l’aveva liquidata come una storia chiusa. La ragazza, invece, che si trova a Lecce per un corso di perfezionamento, non avrebbe lesinato particolari sulla natura del legame con l’ex istruttore, con il quale si era sentita al cellulare anche nelle ore in cui si stava compiendo la tragedia. E Melania sapeva di lei. Anche se all’epoca si trovava a casa dei suoi, a Somma Vesuviana, dove stava portando avanti la gravidanza. Ma forse, spinta dalla gelosia, aveva controllato le chiamate fatte dal marito sul telefonino, o aveva intercettato un messaggio equivoco. E così aveva scoperto la scappatella di Salvatore, e, decisa a non perderlo, aveva telefonato alla ‘rivale’ per dirle di lasciarlo stare. Ma così non è andata. Francesca avrebbe raccontato di essersi vista più volte con l’amante, in luoghi discreti e mai nella casa di lui a Folignano, l’ultima volta nel gennaio scorso. Ma ha anche confessato di essersi sentita presa in giro, perchè "a me diceva certe cose e invece magari sono stata una delle tante storie che una persona può avere fuori dal matrimonio", si è sfogata. "Se pure è stato vero, come diceva a me, che si voleva separare, sicuramente a Melania non avrebbe detto che si separava per un’altra donna, ma perchè non andavano più d’accordo. Mai le avrebbe detto ti lascio per un’altra persona, perchè comunque le voleva bene e non voleva farla soffrire, questo è sicuro", ha dichiarato. La coppia Melania-Salvatore, descritta come felice e inossidabile da parenti e amici, dunque non esisteva. Tanto più che Salvatore aveva chiesto il trasferimento da Ascoli, sembra a Sabaudia, per restare più vicino all’altra, e questo, di certo, non poteva andar bene a Melania, che doveva difendere non solo l’unità della coppia ma anche la serenità della figlioletta di soli 17 mesi. E sorprende anche la testimonianza resa l’altra
sera a ‘Quarto grado’ dall’ex insegnante della donna, suor Ettorina, secondo cui Melania, solo un mese fa, le aveva detto che voleva iscrivere la bambina nella scuola da lei frequentata. Voleva lasciare Salvatore e tornare a Somma Vesuviana? Alla luce di queste indiscrezioni, si può ipotizzare che contrasti e litigi nella coppia fossero piuttosto frequenti, forse anche il giorno in cui Melania scompare. Dà l’idea di una donna corrucciata, ad esempio, quando al mattino si reca al supermercato insieme al marito e alla bimba. Le telecamere a circuito chiuso la ritraggono mentre con passo deciso avanza verso l’ingresso, mentre Salvatore resta indietro con la
piccola. E anche all’interno del negozio i due sembrano non scambiarsi parola. Ma sono solo immagini. E se avessero avuto una discussione anche al pianoro di Colle San Marco, da dove la donna scompare nel nulla per essere trovata morta due giorni più tardi? Parolisi ha raccontato che la moglie si era allontanata per andare in bagno. "Quando torni mi porti un caffe?", le aveva chiesto. "No, non te lo porto", avrebbe risposto lei, secondo quanto riferisce un amico della coppia, Raffaele P., la guardia carceraria che aiuta Salvatore nelle ricerche. Se quella non fosse stata una battuta e Melania, arrabbiata con il marito, se ne fosse andata per i fatti suoi? D’altra parte, quando ancora non si sapeva che fine avesse fatto, i parenti – ai microfoni delle tv – le lanciano un
appello pregandola di tornare, dicendole che tutti i problemi si sarebbero risolti. Sapevano che il matrimonio non era rose e fiori? Ipotesi. Quel che è certo è che il suo corpo viene ritrovato al Bosco delle Casermette, un nome non casuale, perchè è là che si svolgono le esercitazioni del Rav. Ed è lì che Salvatore sostiene di essersi appartato qualche settimana prima del delitto con Melania, mentre la bimba era in auto. Un luogo, dunque, denso di significati, che sembra escludere una volta per tutte la pista del killer occasionale. Oggi, festa della mamma, il pensiero corre alla bambina che Melania aveva fortemente voluto, e la pagina di Facebook a lei
dedicata è piena di post per questa mamma sfortunata.