TERAMO – Decine di palloncini bianchi liberati in aria, tra gli applausi, in piazza Vittorio Emanuele II a Campli, davanti alla chiesa di Santa Maria della platea. Si sono conclusi con questa immagine suggestiva i funerali della piccola Elena, la bimba di 22 mesi dimenticata in auto a Teramo e morta ad Ancona dopo tre giorni di coma.Un lungo applauso ha accolto l’arrivo del feretro della piccola Elena accompagnato dai genitori, Lucio Petrizzi e Chiara Sciarrini, ed i parenti più stretti. Al loro arrivo in chiesa la folla si è stretta attorno ai famigliari. "Dio ha preso in braccio Elena, questa piccola creatura. Chissà che grande luce splenderà nel cuore di Lucio e Chiara. Non battete le mani per dare un sollievo a papà e mamma?". Con queste parole rivolte ai genitori della piccola Elena, il parroco che ha celebrato i funerali, don Antonio Mazzitti, definendo l’incidente come ‘un fatto umano”, ha invitato tutti i presenti a fare un applauso, che ha interrotto la cerimonia ed è andato avanti per diversi minuti. Il sacerdote, che nell’omelia ha fatto pochi riferimenti alla vicenda della bimba, con la voce rotta dalle lacrime ha concluso sottolineando che i genitori della piccola "hanno donato gli organi" e che "tre bambini vivono grazie a loro. Questo è il cristianesimo – ha detto -. Grazie Chiara, grazie Lucio". La salma della piccola, così come deciso dai genitori, nelle prossime ore sarà cremata. Tra i presenti, oltre agli amici, c’erano tanti cittadini e molti docenti e studenti della facoltà di veterinaria dell’Università di Teramo, dove Petrizzi lavora. Aila funzione hanno partecipato il rettore dell’ateneo teramano, Rita Tranquilli Leali, il preside della facoltà, Fulvio Marsilio, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Teramo, Piero Romanelli, e il sindaco di Campli, Gabriele Giovannini. Tanti i fiori, i palloncini colorati e i messaggi portati per ricordare la piccola e renderle l’ultimo saluto. "Elena è la figlia di tutti" si legge su un messaggio lasciato da un gruppo di genitori. Numerosi anche i giornalisti e gli operatori televisivi, ma il servizio d’ordine ha tenuto i cameraman a distanza e, su espressa richiesta dei genitori della piccola, ha vietato loro l’ingresso in chiesa. Imponente il servizio d’ordine con decine e decine di uomini tra carabinieri, vigili urbani, corpo forestale dello stato, protezione civile e personale della croce rossa. Il Comune a messo a disposizione anche una psicologa e un’assistente sociale. In paese, accogliendo l’invito del sindaco, che ha decretato per oggi una giornata di lutto cittadino, i commercianti hanno abbassato le saracinesche e le attività si sono fermate.
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