TERAMO – Una sessantina di piccole imprese edili abruzzesi, e diversi prestigiosi centri di ricerca pubblici e privati, sono i partner di “Poloedilizia.it”, il progetto finanziato dalla Regione con i fondi dedicati ai poli d’innovazione. Un’idea nata con l’obiettivo di rafforzare la capacità di ricerca e di innovazione delle piccole imprese di costruzioni e di legare più stabilmente la ricerca alle esigenze produttive, favorendo un’alleanza duratura tra mondo accademico e micro-imprese. Edilizia “sostenibile”, risparmio energetico, sperimentazione e utilizzo di biotecnologie, certificazione di qualità, introduzione di tecniche innovative nel restauro dei beni culturali, creazione di banche-dati e brevetti, utilizzo del capitale umano, sono solo alcuni dei capitoli inseriti nel piano del polo promosso da Apiedil Abruzzo e Cna Costruzioni, le associazioni più rappresentative del mondo dalla piccola e media impresa edile della Regione. Punto di forza del piano, finanziato dalla Regione con i fondi dell’Unione europea l’inedita alleanza con i grandi centri di ricerca, pubblici e privati, in ossequio della filosofia dei “poli d’innovazione”: nell’elenco dei partner, figurano dunque strutture regionali come l’università d’Annunzio (un ruolo strategico è assegnato alla facoltà di Architettura), l’ateneo di Teramo (dipartimento di Scienze della Comunicazione), centri di ricerca nazionali pubblici e privati, come ad esempio il Cnr, il Laboratorio della Fassa (azienda leader nel settore delle costruzioni), il Polo per l’innovazione edilizia sostenibile del Piemonte, il Ciri di Bologna, associazioni d’impresa (Api), strutture dedicate alla comunicazione (Aireo di Avezzano e Filminart dell’Aquila).