TERAMO – Sette anni e mezzo di reclusione: è questa la condanna che il gip del tribunale di Teramo ha deciso nei confront di Ottavio Papilj, l’ex poliziotto 41enne teramano, accusato di essere uno dei principali rifornitori di cocaina degli ambienti vip e non solo, del teramano. Con lui è stato condannato anche il calciatore Claudo Saccia: lo zingaro giuliese dovrà scontare 11 anni e 4 mesi. Si tratta di una sentenza severa, in considerazione del fatto che il processo è stato celebrato con il rito abbreviato e che la pubblica accusa aveva chiesto rispettivamente 9 e 10 anni. Il giudizio si è concluso nel primo pomeriggio, dopo le conclusioni degli avvocati. Per la diminuzione della pena a carico di Papilj molto ha influito la decisione del gip di non riconoscere l’aggravante dell’ingente quantitativo, come invece chiesto dalla pubblica accusa. L’inchiesta che aveva portato all’arresto di Papilj, agente in passato in servizio ad Ancona, Roma, Teramo e Atri, era stata condotta dai carabinieri del reparto operativo di Teramo. Papilj fu arrestato assieme alla compagna, Alessia Di Eugenio di 35 anni e Saccia, che milita nella squadra del Montorio. I militari avevano ricostruito anche il giro di spaccio, grazie alle dichiarazioni di molti giovani teramani, tra i quali molti imprenditori, alcuni dei quali rovinatisi per il lussuoso "vizio". Sembra che il poliziotto riuscisse a spacciare fino a 4 grammi al giorno, per una media di 500 euro. Un’indagine lunga e complessa, con intercettazioni telefoniche e ambientali. Saccia riforniva di droga il poliziotto (all’epoca in servizio ad Ancona) che, con la convivente, la conservava in casa propria e poi la spacciava in giro per locali notturni, a Teramo e sulla costa. Saccia – difeso da Piergiuseppe Sgura e Alessandro De Paolis – è agli arresti domiciliari (può uscire per andare ad allenarsi e giocare), mentre Papilj – difeso da Federica Benguardato e Vincenzo Motti – è recluso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. La posizione della compagna di Papilj, attualmente ai domiciliari, è stata stralciata: per lei il processo si terrà il 30 giugno con il rito immediato.