TERAMO – La provincia più giovane e multiculturale d’Abruzzo: è questo il primo dato che emerge del Rapporto sociale curato dall’Osservatorio sociale della Provincia e presentato questa mattina all’Università di Teramo nell’ambito della “Settimana dei dottorandi”. Nonostante i tagli alla spesa degli enti locali quella per il sociale in provincia di Teramo, secondo il rapporto, è aumentata grazie allo sforzo degli enti locali (dal 43,1% al 45,9%). La percentuale maggiore di questa spesa è destinata al sistema di servizi per i diversamente abili mentre diminuiscono leggermente quelli per l’infanzia, l’adolescenza, la famiglia e gli anziani. A questo proposito il vicepresidente Renato Rasicci ha annunciato che nel bilancio 2011 le risorse per il sociale sono state aumentate: “Per quanto riguarda il servizio trasporto dei disabili abbiamo stanziato 140 mila euro in più rispetto allo scorso anno e abbiamo portato la nostra quota, alla quale va aggiunta quella della Regione, al 78% della spesa complessiva – ha affermato – contestualmente ambbiamo implementato anche i servizi per i non veedenti e i non udenti. Quando diminuiscono le risorse di bilancio la prima cosa che accade e che si taglia il sociale, invece, la Provincia ha aumentato lo stanziamento per i servizi che gestisce direttamente”. Il rapporto, oltre a fornire dati ( del 2009) ed elaborazioni sul sistema del welfare, presenta un focus specifico sui giovani: in crescita i disoccupati e gli inoccupati, e in aumento le forme di lavoro a tempo determinato e fra queste quelle del tirocinio. Per questo assume particolare rilievo la scelta dell’Assessorato al Lavoro di mettere dei “paletti” sull’utilizzo dei tirocini: “Il tirocinio è uno strumento per favorire la formazione del lavoratore e la sua assunzione nel contesto organizzativo selezionato – dichiara l’assessore Eva Guardiani che non ha potuto partecipare all’incontro per concomitanti impegni istituzionali – abbiamo deciso, quindi, di escludere dai finanziamenti gli enti pubblici i quali, notoriamente, non possono assumere se non attraverso concorso. Tutti i finanziamenti a disposizione per i tirocini li abbiamo riservati ai privati, una scelta forte, che però tutela i più deboli: i giovani in cerca di occupazione”. Non solo, nei nuovi bandi, è prevista una premialità per le aziende che assumono i tirocinanti ed è sancito il divieto ad accedere ad nuovo tirocinio per la stessa figura e di utilizzare lo stesso tirocinante per due volte. Nel bilancio demografico provinciale, è evidenziata una popolazione giovanile (età 15 – 29) molto più alta rispetto alla media regionale e nazionale; anche i flussi migratori sono in aumento (la percentuale degli stranieri nella nostra provincia è del 7%, la più alta tra i quattro capoluoghi abruzzesi con un aumento, rispetto al 2009 del 10%). C’è però da sottolineare che la situazione è molto eterogenea all’interno del territorio provinciale: più giovani sulla costa, più anziani nelle zone interne.
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