TERAMO – Le ripercussioni del mancato accordo tra i sindacati e la Provincia sui dipendenti di Teramo Lavoro, la società che gestisce i Centri per l’impiego, si sono viste già stamattina, in via Campana a Teramo, dove la struttura di intermediazione è stato prese letteralmente d’assalto dagli insegnanti precari lasciati in fila per ore per la richiesta dello stato di disoccupazione. Ore d’attesa dovute alla carenza di personale, che non ha preso servizi a causa della fumata nera sul rinnovo del contratto, e inasaprite dall’assenza di altri due dipendenti per giustificato motivo. Il risultato è stato la paralisi del Centro per l’impego teramano e la tensione alle stelle degli utenti che si sono vsti costretti a chiamare i Carabinieri. Le file sono arrivate in strada tra le lamentele dei docenti precari. “Siamo stati trattati malissimo – racconta un’insegnante precaria –. La situazione, in alcuni momenti, ha rischiato di degenerare. Alla fine è uscita un’impiegata e si è messa a distribuire dei bigliettini fatti a mano. Sembrava di essere in un Paese sottosviluppato”. La scarsità del personale è stata anche segnalata da un cartello apposto all’ingresso del Centro per l’impiego: “Verranno garantiti solo i servizi minimi”. Secondo i lavoratori che si sono rivolti allo sportello, invece, la maggiore affluenzaera prevedibile, visto che oggi, ad esempio, scadono i contratti a termine degli insegnanti, che si sono riversati al Centro per l’Impiego per ottenere i certificati necessari ad attestare lo stato di disoccupazione. “Una circostanza inqualificabile visto che, come mi hanno spiegato gli stessi utenti, questo problema si verifica puntualmente ogni anno – ha dichiarato il presidente della Provincia, Valter Catarra, scusandosi con gli utenti. “Una situazione ampiamente prevedibile e che andava affrontata con puntuali disposizioni dirigenziali. Agli utenti – ha concluso il presidente – va comunque garantita accoglienza e nei dovuti modi, anche la maniera con la quale si spiegano le circostanze, in questi momenti, è determinante. Tutto questo è venuto a mancare e si poteva evitare ma certo non si ripeterà mai più”. Intanto dopo la fumata nera delle trattative fra Teramo Lavoro e i sindacati, questo pomeriggio alle 15 il presidente incontrerà i dipendenti della società in house. E sulla vicenda dei lavoratori di Teramo Lavoro prende posizione anche il gruppo del Pd in Consiglio provinciale. “Siamo allibiti per gli sviluppi della vicenda riguardante la scadenza degli affidamenti e dei contratti di lavoro della società Teramo Lavoro – si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare-. Dopo le ampie rassicurazioni fornite dal presidente Catarra in Consiglio Provinciale sul futuro dei servizi e dei rapporti di lavoro, non ci aspettavamo certo che un’approssimazione ingiustificabile ed irresponsabile portasse ad affrontare il confronto con le rappresentanze sindacali nelle ultime ore del giorno di scadenza dei contratti. La scadenza del 30 giugno era nota da sei mesi e avrebbe dovuto suggerire tempi e modi più adeguati per lo svolgimento del confronto sindacale”.
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