TERAMO – Per le opposizioni il Bilancio di previsione 2011 proposto dalla Giunta provinciale, e che sarà discusso nella seduta dell’ 11 luglio è “lo specchio di una profonda regressione generata in due anni da Catarra e dal centrodestra”. Nel 2008 (l’ultimo anno “pieno” di gestione del centrosinistra), secondo D’Agostino le spese di investimento ammontavano a 66,8 milioni di Euro (“grazie alla conquista di importanti finanziamenti nazionali e regionali”), mentre le spese correnti furono ridotte a 36,7 milioni di Euro. “Investimenti azzerati nel 2011” secondo il capogruppo del Pd che parla di “minimo storico” con di 8,4 milioni di euro, mentre le spese correnti aumentano rispetto all’esercizio 2010 ed ammontano a 41,6 milioni di euro. Pur riconoscendo il taglio di 4 milioni di euro inflitto alle casse dell’ente dallo Stato, per la minoranza resta un problema di scelte operate nelle priorità di spesa e nella distribuzione delle risorse. “Manca un efficace programma di governo – ha detto D’Agostino – e le conseguenze sono drammatiche: il piano triennale delle opere pubbliche è azzerato, nessun intervento è previsto per l’edilizia scolastica, mentre alla viabilità provinciale sono destinati solo pochi spiccioli (1,8 milioni di Euro per le manutenzioni straordinarie, parte dei quali sono peraltro subordinati alla vendita dell’ex caserma dei Vigili del fuoco e dell’immobile di via Trento e Trieste)”.“Per la prima volta nella storia – hanno dichiarato ancora i gruppi della minoranza – la Provincia non stanzia nemmeno un euro per il sostegno agli eventi e alle attività culturali, evidentemente in omaggio all’idea di Tremonti che “con la cultura non si mangia”. Nel frattempo, il Bilancio destina 26.890.079 Euro alle voci “Personale” e “Prestazioni di servizi” con un aggravio di spesa di 2,2 milioni di euro rispetto al 2010”. Per D’Agostino è ora di fare chiarezza anche sui debiti fuori bilancio ereditati su cui sarebbero state fornite “cifre inventante”. “La tesi che ci sarebbero stati in passato “bilanci falsi” sarà eventualmente oggetto di denuncia da parte degli ex amministratori –ha detto il capogruppo del Pd – ma in ogni caso è inaccettabile ed offensiva nei confronti dell’intera struttura amministrativa dell’ente. La precedente Giunta lasciò nel 2009 un avanzo di amministrazione di 2,8 milioni di Euro e una dotazione di decine di milioni di Euro di opere finanziate (“praticamente tutti i lavori in corso o in avvio, al netto di quelli coperti da un mutuo di 3 milioni contratto nel 2010, sono il frutto della programmazione precedente”). La cifra di 7,8 milioni di Euro di “debiti fuori bilancio” riconosciuti o da riconoscere è inventata –prosegue D’Agostino -ma non ci stupisce l’invenzione di cifre (è già avvenuto sui tirocini formativi, quando Catarra fornì numeri falsi in Consiglio Provinciale)”. Queste le puntulizzazioni: “nel merito dei pagamenti per la gestione calor, era stato previsto che vi sarebbe stato il riconoscimento (votato dall’opposizione) con l’avanzo di amministrazione 2008; nel merito dei riconoscimenti per il servizio di trasporto e assistenza per gli studenti diversamente abili nelle scuole secondarie superiori, i debiti fuori bilancio sono stati il frutto di un’assurda norma di legge regionale e dell’impossibilità di avere certezze sull’entità della spesa e sull’entità del cofinanziamento regionale “. Infine l’appello dell’opposizione sulla biblioteca Delfico: “se oggi è la prestigiosa realtà da tutti riconosciuta, ciò è dovuto agli investimenti delle Giunte di Centrosinistra. Basti pensare all’intervento di recupero di Palazzo Delfico, oggi prestigiosa sede della biblioteca. Auspichiamo che prevalga la volontà bipartisan di dare una risposta concreta ad una importante istituzione culturale – conclude D’Agostino – e di mettere il Consiglio Provinciale in sintonia con le aspettative dell’opinione pubblica, che non sono riferibili a logiche di schieramento politico”.
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