La Regione ci riprova con il calendario venatorio tirennale. Cosa inaccettabile per il Consigliere del Pd, Claudio Ruffini, che parla di sprechi, di inattendibilità della Regione e soprattutto di sanzioni da parte dell’UE. "Dopo la vicenda disastrosa della passata stagione venatoria, che ha visto la legge regionale impugnata dal Governo ed un rischio tuttora aperto di infrazione per violazione delle direttive dell’Unione Europea, la Giunta Regionale e la maggioranza si apprestano a fare ancora peggio, demolendo definitivamente la credibilità della Regione Abruzzo" scrive Ruffini. Da un lato, la Giunta Regionale ha predisposto la proposta di Calendario venatorio 2011-2012 e, dopo aver acquisito il parere dell’ISPRA (istituto deputato alla formulazione di pareri tecnici sulla gestione faunistica), pubblica il Calendario sul sito della Regione, annunciandone l’imminente approvazione, secondo il Consigliere di minoranza. Dall’altro lato Consiglieri di maggioranza portano all’esame della competente Commissione consiliare un disegno di legge per l’approvazione di un Calendario triennale, riproponendo la stessa via che portò lo scorso anno all’impugnativa da parte del Governo. "E’ una schizofrenia ridicola – stigmatizza Ruffini – che rischia però di determinare un caos senza precedenti e conseguenze pesantissime. Non intendiamo tollerare questo stato di cose. La Giunta Regionale attui quanto previsto dall’art. 43 della Legge Regionale n.10/2004 e deliberi, dopo aver coinvolto i soggetti interessati attraverso la Consulta regionale, il Calendario annuale 2011-2012. L’idea di tornare ad approvare un calendario triennale attraverso una legge è in contrasto con le norme nazionali e regionali e, nella sostanza, è assurda in una Regione che, a distanza di sette anni dall’entrata in vigore della legge quadro regionale, non è riuscita ad adottare il nuovo Piano Faunistico-venatorio e non si è ancora dotata del previsto Osservatorio faunistico regionale. Non consentiremo un nuovo ed indecente balletto di iniziative contraddittorie, mosse da interessi particolari e devastanti per la credibilità della Regione, oltre che per le esigenze di tutela della fauna selvatica e di corretto esercizio dell’attività venatoria. Ci appelliamo al Presidente Gianni Chiodi e all’assessore Mauro Febbp perché provvedano ad adempiere al loro dovere istituzionale e amministrativo ed evitino di lasciare al futuro della Regione sanzioni pesanti imposte dalla Comunità Europea, per le velleità di alcuni consiglieri regionali". Conclude il Consigliere regionale:"Questi sono i veri costi inutili della politica che vanno assolutamente evitati".
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