TERAMO – Sono state inaugurate questa mattina le due sale operatorie dell’ospedale “Mazzini” ristrutturate e messe a norma dopo cinque mesi di lavori. Al simbolico taglio del nastro del nuovo blocco ha partecipato il Governatore della Regione Abruzzo, nonchè Commissario straordinario alla Sanità, Gianni Chiodi: “L’ospedale di Teramo – ha dichiarato – da oggi può contare su un complesso completamente rinnovato dopo un articolato intervento di ristrutturazione con sistemi innovativi e d’avanguardia. È stato possibile completare i lavori in tempi record perché abbiamo potuto investire grazie alla politica di risanamento che stiamo portando avanti”. Il blocco, oltre alle sale in cui si svolgeranno gli interventi, è dotato di una sala ove i pazienti saranno assistiti in fase post operatoria. “Questo locale – ha detto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi – oltre che necessario in termini di legge, fluidificherà i movimenti e ridurrà i tempi di attesa tra un intervento e l’altro”. Importante anche la “finestra” che consente il passaggio dei pazienti dall’interno all’esterno e viceversa senza compromettere la sterilità dell’ambiente, soluzione che fa il paio con il locale dove i medici devono cambiarsi prima e dopo ogni intervento per evitare contaminazioni tra ambiente operatorio e reparti. Il rinnovato complesso gode poi di svariate tecnologie avanzate, che vanno dalle luci scilitiche di ultima generazione alla radioterapia introperatoria per le terapie oncologiche (la cosiddetta Iort, a disposizione di pochissimi ospedali). Molto soddisfatto il Direttore Generale della Asl Giustino Varrassi, e molto sorpreso anche il coordinatore del blocco operatorio del Mazzini, Antonio Rapagnà: “Non credevo che in soli cinque mesi ce l’avremmo fatta”. La ristrutturazione delle due sale operatorie rientra in un piano di rinnovamento che, in futuro, porterà l’intero complesso a comporsi di otto sale e due magazzini, attraverso la riorganizzazione dei locali esistenti. Fra gli altri risultati “utili” della Asl, due gare appena concluse: la prima farà sì che arrivino a breve due nuove Tac di ultimissima generazione, l’altra doterà invece l’azienda (grazie alla collaborazione del settore informatico e Telecom) di un sistema unificato di trasmissione delle immagini radiologiche, sistema che collegherà i quattro presidi con le fibre ottiche e che accelererà l’invio e la refertazione degli esami di diagnostica.