TERAMO – Mentre sta prendendo forma il progetto del polo scolastico che sorgerà sotto il vecchio stadio comunale di Teramo, il Comune inizia a percorrere anche l’idea dei ”mini-poli”. Un’idea che piace al sindaco Maurizio Brucchi e all’assessore all’Istruzione Piero Romanelli che pensano così di offrire un servizio al servizio dei quartieri in espansione e di evitare lo spopolamento delle frazioni. Una soluzione che ben si presterebbe anche al problema della ristrutturazione e della messa a norma dei vecchi plessi che l’ente si trascina e che richiede somme troppo pesanti per le capacità delle casse comunali. L’idea dell’amministrazione comunale è invece quella di inserire i mini-poli scolastici nei prossimi accordi di programma, sostanzialmente i privati si impegneranno a realizzare scuole nuove, piuttosto che case e parcheggi, in cambi di plessi vecchi e malridotti. Una soluzione che il Comune avrebbe già individuato per Nepezzano, Piano d’Accio e Villa Vomano, dove si pensa di mettere insieme elementari e scuole per l’infanzia, ma anche per i quartieri del capoluogo interessati da programmi di espansione come Villa Mosca e la Gammarana. “Sviluppi in tal senso – assicura Romanelli – ci saranno già da qui a un mese. Intanto però si sta affinando il project financing per la realizzazione del grande polo scolastico cittadino”. Quest’ultimo racchiuderà al suo interno la scuola San Giuseppe, la Savini e la scuola di via del Baluardo.
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