“In Gita con la Provincia” fa il boom di turisti

TERAMO – Grandi numeri per “In Gita con la Provincia”, che quest’anno ha registrato la partecipazione di circa seimila turisti. Realizzata dall’assessorato al Turismo della Provincia, l’iniziativa è oramai giunta alla ventisettesima “edizione” e rientra in un progetto co-finanziato al 70 % dalla Regione Abruzzo e finalizzato, fra l’altro, alla valorizzazione dei territori montani. La “stagione” 2011 è partita il 16 luglio e si concluderà l’11 settembre, ma è già evidente un incremento del 30% rispetto al 2010. "Dati incoraggianti – dichiara l’assessore Ezio Vannucci – che vengono sostenuti da proposte eccellenti in termini di enogastronomia, ma anche di cultura e servizi. Penso ad esempio alla concertazione fatta con i comuni per mantenere aperti i luoghi di interesse turistico. Non possiamo che ritenerci soddisfatti da un’estate trascorsa senza intoppi e sostenuta da un clima eccezionale che l’ha resa ancora più lunga". Oltre ai dati, a comprovare l’esito più che buono delle gite sono le tante mail e telefonate di apprezzamento e addirittura la scelta, fatta da più di un villeggiante, di prolungare il soggiorno balneare pur di partecipare alle escursioni. In alcuni casi, in primis quello dei Prati di Tivo, che resta la meta più gettonata, è stato necessario arrivare a organizzare sino a tre pullman in una stessa giornata. A riscuotere particolare successo è stata inoltre la news dell’anno, la "scampagnata" domenicale alla Laga, con passeggiata nel bosco in compagnia di esperti del Cai e con possibilità di pranzare a base di funghi e tartufi in ristoranti convenzionati (al costo di 18 euro). Molto riuscito anche l’accoppiamento tra religiosità e arte dell’itinerario tra San Gabriele e Castelli, così come sono stati molto apprezzati quelli tra Campli e Civitella, Teramo e Montorio, Atri e Morro d’Oro (tanti anche i consensi per le visite enogastronomiche serali nelle colline teramane). La riuscita di questa interazione tra montagna, mare e collina si deve in buona parte anche agli Iat,  i punti di Informazione e accoglienza turistica distribuiti nei comuni litoranei, che hanno dato buona prova e che, grazie a un sistema informatico centralizzato di prenotazione, sono riusciti a offrire risposte efficaci alle esigenze dei turisti (le prenotazioni ha un costo “simbolico” di 3 euro da devolversi poi in beneficenza; non pagano i ragazzi al di sotto dei quattordici anni).