"Un calcio alle vecchie logiche. Il Pd faccia leva sulle persone migliori"

TERAMO – “Il partito non deve uccidere il segretario in un momento di difficoltà, ma sollecitarlo a superare vecchie logiche”. Il messaggio del presidente regionale del Pd, Manola Di Pasquale alla vigilia dell’assemblea provinciale del partito, prevista a ottobre, è piuttosto chiaro, così come chiara è la sua distanza dalla proposizione di una segreteria che poggi esclusivamente sull’alleanza tra Tommaso Ginoble e Marco Verticelli. L’ombra è questa per Manola Di Pasquale che alla luce delle turbolenze di alcuni sindaci e degli esponenti del partito, sfociate ad esempio nel ‘caso Ruzzo’, pensa che nuove basi vadano poste, le elezioni si avvicinano e il tempo stringe. “Il problema non è la sostituzione delle persone – spiega il presidente del partito – ma capire dove vogliamo andare che tipo di progetto politico vogliamo costruire. Non possiamo rimanere ancorati ai posizionamenti delle persone, anche perché è impossibile spartire appartamenti se prima non si costruisce il palazzo”. E le scelte da compiere passano, secondo Manola Di Pasquale, per due obiettivi precisi: un taglio più fresco al partito con nuove leve e le sue persone migliori, e la riaffermazione del centrosinistra sul centrodestra nel capoluogo, dove la classe dirigente di maggioranza ha figure forti a cui vanno contrapposti avversari altrettanto forti. “Bisogna ripensare a una ridistribuzione della forza elettorale del partito in maniera omogenea – spiega Manola Di Pasquale – per restituire equilibrio alle aree più deboli. Spero che il segretario provinciale, Robert Verrocchio, abbia la forza di prendere in mano il partito e fare questo”. E Giacomo Di Pietro? Come andrà inquadrata la sua figura? “Certamente è amareggiato da come sono andate le cose al Ruzzo, ma resta all’interno del Pd, E’ una risorsa che non va persa, così come abbiamo tante esperienze da valorizzare. Penso ad esempio a Dino Pepe, il sindaco di Torano”. Intanto Manola Di Pasquale strizza l’occhio all’Udc e a "Dodo" Di Sabatino. “A livello regionale è chiara la strategia del corteggiamento in vista di un allargamento delle allenze. Certo è che non ci dispiacerebbe ospitare il vicesindaco Di Sabatino tra le fila dell’opposizione!”