TERAMO – A Civitella il turismo viaggia su numeri grossi: 44mila visitarori, quest’anno, per un incremento del 38% rispetto al 2010 (con 32mila visitatori). Secondo l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, i dati parlano chiaro e sono frutto della sinergia che l’amministrazione civitellese, guidata dal sindaco Gateano Luca Ronchi, ha stabilito con la Provincia, in particolare con l’assessore al Turismo Ezio Vannucci: “Comune e Provincia hanno investito su un attrattore – ha detto Di Dalmazio – che rappresenta un punto di sviluppo per l’intero territorio regionale. La logica dei campanili non è più competitiva, occorre elaborare modelli di sviluppo turistico di area vasta che siano in grado di meritare finanziamenti”. Modelli di sviluppo: cioè progettualità che sappiano concretizzarsi in soluzioni percorribili e che, grazie a una ben individuata offerta di servizi, sappiano attrarre anche il sostegno dei privati. “Un modello di sviluppo valido – ha precisato Di Dalmazio – deve comprendere le infrastrutture, ma anche tutti gli operatori, siano essi albergatori o vigili urbani: gli investimenti sono possibili laddove vi siano consapevolezza e programmazione strategica”. Per il sindaco Ronchi, il traguardo che Civitella ha raggiunto è stato reso possibile da una serie di scelte che hanno coinvolto l’intero territorio comunale – particolare successo per le Gole del Salinello e la Grotta di Sant’Angelo, con 30mila presenze – e che hanno reso la città un “contenitore” di eventi: le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la sinergia con le associazioni del territorio e con le istituzioni, i convegni e le occasioni culturali, la gestione della Fortezza (con tutte le varie attività che vi si svolgono, dalle visite guidate alla didattica passando per la vendita di libri). Per l’assessore Vannucci “Civitella è il salotto buono della provincia, il punto terminale di una dorsale culturale che parte da Atri e arriva sino alla Fortezza. È stato facile – ha aggiunto Vannucci – collaborare col sindaco Ronchi e con l’assessore Di Dalmazio. Sarebbe bello se in futuro si riuscisse a realizzare un recupero dei tanti edifici storici della città”. C’è ancora da lavorare, insomma: e sul punto è lo stesso Di Dalmazio a fare una sottolineatura: “I risultati ottenuti devono essere considerati un incentivo ad andare avanti e a fare meglio. Siamo a un punto intermedio e se non ottimizziamo rischiamo di vanificare tutto quanto di buono abbiamo fatto”.
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