Distretti industriali, in Abruzzo crolla l'abbigliamento

TERAMO – E’ ancora in discesa il trend dei distretti industriali abruzzesi nel secondo trimestre dell’anno. Lo conferma il Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico che ha registrato un calo del 3,2%, che aggrava il -1,3% dei primi tre mesi del 2011 e si pone in pesante controtendenza con il dato nazionale (+12,9%). A incidere sulla dinamica negativa ci sono le performance del sistema moda dell’Abruzzo, – quello sud fa registrare il -9,6%, quello nord un -6,5% – e del mobilio abruzzese (-4,2%). Positivi invece i distretti dell’alimentare, come la pasta di Fara San Martino (+7,6%) e del Montepulciano d’Abruzzo (+1,3%). Lo studio per Banca dell’Adriatico spiegano tali risultati negativi con il ritardo dei distretti regionali su tutti i mercati tradizionali, dove la contrazione è dell’8,8% (contro il -3,8% di inizio anno), riportando significative perdite sui mercati Usa, tedesco e francese, con una media che supera il 6%, in particolare sempre nel distretto dell’abbigliamento sud abruzzese. E’ invece proprio il distretto abbigliamento sud a far registrare ben altra situazione sui mercati emergenti quali Russia (+39,9%), Cina e Hong Kong (+37,3%) e Ucraina (+23,6%), dove l’incremento è del 12,1%. Delude la dinamica del polo ICT dell’Aquila che nel periodo aprile-giugno sottolinea un calo del 27,8% nelle esportazioni, laddove in Italia l’ICT evidenzia una crescita media del 10,4%. Le performance negative sul mercato americano, che assorbe il 90% dell’export del distretto aquilano, e su quello di Singapore, sono alla base del dato negativo aquilano. Il riflesso del trend negativo dei distretti industriali si fa sentire sugli ammortizzatori sociali: nei primi 8 mesi dell’anno le ore autorizzate di cassa integrazione sono cresciute del 12,6%, superando 3,4 milioni di ore, con un netto aumento di quelle di Cig straordinaria e in deroga, a conferma della situazione di difficoltà che molte imprese distrettuali si trovano ad affrontare.