TERAMO – Il progetto del Terzo Polo? Sembra piacere a molti. A testimoniarlo le tante presenze, alcune inattese, che si sono registrate all’incontro di stasera che l’Udc ha organizzato in vista della fase congressuale con il nuovo commissario regionale Stefano Dionisi e con tutti i rappresentanti del partito all’Hotel Abruzzi. Il vicesindaco Alfonso Di Sabatino Martina l’ha definita “una riunione provinciale allargata”, visto che si è trattato di un’assemblea congressuale un po’ sui generis, date le presenze di molte facce note, non tesserate ufficialmente con l’Udc. E’ tornato a farsi vedere l’ex senatore Rocco Salini, insieme a Sabatino Casini e Lino Silvino. Erano presenti anche l’ex presidente del Ruzzo Giacomo Di Pietro, l’ex consigliere di centrosinistra Lino Befacchia, Paolo Albi (Fli), il consigliere di centrodestra Roberto Canzio (Al centro per Teramo), l’ex assessore di centrosinistra Peppino Cipolloni. Anche il sindaco Maurizio Brucchi ha voluto dare un suo breve saluto. “L’Udc – ha detto il vicesindaco Alfonso Di Sabatino Martina – è un partito attraente oltre che attrattivo e raccoglie consensi sempre più ampi. E’ un partito inclusivo che non risente delle faide interne e dei personalismi”. Il presidente provinciale dell’Udc Enrico Robbuffo ha lanciato un chiaro messaggio, invitando le varie anime del partito ad essere unite. “Siamo di fronte ad uno scenario politico fluido e complesso – ha detto Robbuffo –. Noi non siamo il partito dei patti segreti ma del dibattito e del confronto, due elementi che ci porteranno alla nascita del Terzo polo, alternativo ai due schieramenti. Gli uomini del nostro partito sono degli alleati leali e terranno fede agli accordi stretti. Dobbiamo fare quadrato attorno agli uomini che ci rappresentano nelle istituzioni: più siamo uniti, più siamo forti, anche nei confronti dei nostri stessi alleati”. Dionisi ha infine precisato che il commissariamento non rappresenta un atto di sfiducia verso chi ha gestito finora il partito, anche se la “diarchia ha dato delle difficoltà gestionali”. Il nuovo commissario ha inoltre affrontato il tema delle alleanze ricordando che “l’Udc rispetta gli accordi ma non si ferma ad essi. Il bipolarismo è alle corde, la maggioranza di governo ormai non riesce più a dare risposte ai problemi quotidiani ed è ormai sfaldata. Dai sondaggi il Terzo polo risulta al 14% delle preferenze, mentre gli altri partiti sono fermi all’11%”.
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