Poste: disagi per la protesta dei dipendenti

TERAMO – Carenza di personale, mancanza di investimenti per l’innovazione tecnologica, mancato aumento per il rinnovo del premio di risultato nel triennio 2011-2013: sono questi i motivi principali che hanno portato i lavoratori delle Poste ad attuare un “blocco delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive”, che andrà avanti fino al 30 ottobre. A renderlo noto sono la Uil Poste e la Slp Cisl.  “Nella nostra provincia – spiega Tonino Di Diodoro della Uil – mentre l’azienda dichiara che ci sono numerose unità in esubero, risulta una grossa carenza di personale sia nel recapito che nella sportelleria.Tutto questo comporta uno scadimento generale della qualità dei servizi erogati che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti”. La protesta ha comportato numerosi ritardi nella consegna dei questionari Istat e della posta ordinaria e pregiata. “La situazione – aggiunge Claudio Galiffa della Cisl- è ancora più grave per tutto quello che concerne il buon funzionamento degli uffici, dalla sicurezza degli operatori, alla carenza di formazione, di strumenti e mezzi che non permettano ai colleghi di svolgere il lavoro in maniera celere e professionale, il sistema informatico che spesso va in black out, costringe i colleghi a scusarsi continuamente per i disservizi procurati alla clientela”. Proteste anche sul fronte salariale: i sindacati affermano che, mentre negato il rinnovo del premio di risultato ai dipendenti, “vengono garantiti premi di decine di migliaia di euro ai dirigenti”. Le conseguenze della protesta continueranno a farsi sentire nei prossimi giorni, con file agli sportelli e posta non consegnata in diverse zone della provincia.