TERAMO – “Nessuna guerra interna al Pdl, nessuna corsa per accaparrarsi numeri”. Sono toni orientati al “pacifismo” quelli usati dagli assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio per smorzare la competizione interna al Pdl durante la campagna di tesseramento, terreno su cui si gioca, alla vigilia dei congressi (a novembre quello provinciale, a dicembre il comunale), la nomina delle figure dei coordinatori del partito. “Non c’è alcuna guerra – dichiara l’assessore Di Dalmazio – c’è solo voglia di determinare grande partecipazione nella fase di costruzione di un processo politico che aggrega una costituente di moderati. Ci aspettiamo sicuramente una buona risposta – ha dichiarato ancora l’assessore regionale – anche in virtù del fatto che Teramo esprime il governatore, per cui vogliamo dimostrare che ci siamo. Il confronto c’è, relativamente alle proposte politiche e il tesseramento va letto come occasione di un processo politico di prospettiva”. Un fermento che sembra toccare, seppure con misura, anche l’assessore Paolo Gatti per il quale:“Finalmente ci sono i congressi (difficile non notare la soddisfazione, in verità più forte per la convocazione che non per i risultati che ne verranno, ndr) ed è giusto che il popolo di centrodestra partecipi a questo processo in una fase di democratizzazione del partito, ma le guerre, quelle serie, sono altrove – dichiara l’assessore Gatti -. Ci sono altre priorità in questo momento, come quelle che si è dato il governo regionale dove si discute di lavoro e sociale. Il tesseramento ci coinvolge, ma con sobrietà. Per fare le guerre bisogna essere in due, altrimenti facciamo come la Prussia che – per dirla alla teramana – s’accimenta da sola”.
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