Quattro nuovi busti lungo i giardini Gambacorta

TERAMO – Nell’ambito delle attività culturali promosse dalla Banca di Teramo, nuovi busti si aggiungono al percorso pedonale dei Tigli arrivando così a quota 17. Venerdì 4 novembre, nel corso di una cerimonia di svelamento verrano scoperti i volti di 4 teramani che hanno dato lustro alla città. Si tratta di Giuseppe Devincenzi (agronomo, nato a Notaresco, eletto deputato di Atri, nel gennaio 1861, si schierò nelle file moderate, votando l’ordine del giorno Ricasoli sullo scioglimento dell’esercito garibaldino, fu due volte ministro ai Lavori pubblici), Vincenzo Cerulli (Astronomo, matematico, nato a Teramo nel 1859, legò il suo nome alla scoperta dell’asteroide 704 Interamnia, dal nome latino della città di Teramo, individuato a ottobre 1910 dall’Osservatorio di Collurania, rivelatosi poi uno dei maggiori asteroidi della fascia principale), Francesco Savini (nato a Teramo il 19 giugno 1846 è stato uno storico, archeologo, bibliografo e paleografo italiano, nonché studioso di numismatica ed araldica.Le sue indagini, riguardarono anche la storia giuridica, la storia dell’arte e la linguistica con particolare riferimento al dialetto abruzzese. A lui è oggi intitolato il Museo archeologico), e Niccola Palma (Nato a Campli, il 28 luglio 1777 è stato un presbitero, storiografo e storico italiano. E’ considerato il maggior storico della Provincia di Teramo grazie alla sua preziosissima opera, la Storia ecclesiastica e civile della Regione più Settentrionale del Regno di Napoli). L’installazione delle nuove opere rientra in un percoso teso a tracciare una traiettoria artistica ideale che parte dalla statua di Garibaldi a Madonna delle Grazie, passa per la circonvallazione attraverso l’opera di Mastrodascio a Porta Romana, percorre i tigli, il museo all’aperto della Banca di Teramo e arriva fino alle sale Ipogee sotto alla Villa Comunale.