CATANZARO – Cinque persone sono state arrestate e altre due sono state sottoposte all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità fiscali e violazioni ambientali nella gestione della discarica di Catanzaro. Nel corso dell’operazione, compiuta dalla Guardia di finanza e dai carabinieri di Noe, sono stati sequestrati beni per 12 milioni di euro. In carcere sono finiti il proprietario della società Enertech, Stefano Gavioli, 54 anni, di Venezia, ex amministratore delegato di Teramo Ambiente; il direttore tecnico della stessa società, Loris Zerbin, 50 anni, di Campolongo Maggiore (Venezia). Hanno ottenuto i domiciliari: l’amministratore di una delle società del gruppo della Enertech, Giovanni Faggiano, 52 anni, di Brindisi, anche lui in passato alla TeAm con il ruolo di ad; Giancarlo Tonetto, 56 anni, di San Donà di Piave (Venezia) ed Enrico Prandin, 49 anni, di Rovigo. Un commercialista e di un tecnico della società Eneterch, inoltre, sono stati sottoposti all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e del sostituto Carlo Villani. Agli arrestati vengono contestati a vario titolo di reati di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale ed alla violazione delle norme ambientali. Già nei mesi scorsi la società Enertech, che gestisce la discarica di Catanzaro ed socio privato di Teramo Ambiente, in stato di liquidazione, era stata al centro di inchieste per violazioni nella gestione dell’impianto per i rifiuti del capoluogo calabrese. La procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto la misura dell’interdizione dall’esercizio di pubblico ufficio per il commissario per l’emergenza ambientale Graziano Melandri coinvolto nell’inchiesta sulla gestione della discarica di Catanzaro che stamane ha portato all’arresto dei vertici della società Eneterch, la società che gestisce l’impianto. La richiesta di interdizione è stata avanzata anche per due funzionari dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale della Calabria, Domenico Richichi, 41 anni, e Simone Lo Piccolo, 29 anni. Le richieste sono state avanzate dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Carlo Villani. Il giudice per le indagini preliminari, Abigail Mellace, prima di decidere sulla richiesta della Procura ha fissato per il 21 novembre l’interrogatorio di Melandri e dei due funzionari.
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