TERAMO – E’ polemica tra Berardo Rabbuffo, capogruppo Fli in Consiglio regionale e il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. I toni sono da battaglia: competizione sui voti raccolti, amicizie politiche di rilievo, fatti gravi che verrebbero celati. Il sindaco Brucchi (vedi articolo) aveva risposto con durezza ad alcune domande polemiche del Consigliere regionale, che adesso rincara la dose e, in particolare sulla Te.Am., ripropone domande chiare, con riferimenti anche a possibili infiltrazioni camorristiche."Perché, Brucchi – scrive in una nota Rabbuffo – con la sua maggioranza ha riaffidato i servizi alla Te.Am. se il socio privato non ha i requisiti, cioè se ci sono collegamenti tra il socio privato ed il crimine organizzato, tipo camorra. Chiedo a Brucchi se i servizi che gestisce la Te.Am. sono abusivi o é stata firmata una convenzione non capendo se, essendoci arresti per compromissioni mafiose, sia stato esibito il certificato antimafia che un tempo diceva Brucchi di custodire nel cassetto del suo ufficio". Per quanto riguarda la questione dei voti "gli ricordo – scrive ancora l’esponente del Fli tornando sulla polemica personale – che quando ci siamo candidati insieme alle amministrative io ho avuto 85 voti più di lui e gli ricordo anche che chi lo ha voluto sindaco, cioè il Senatore Tancredi, é stato eletto anche lui senza un voto di preferenza, ma mi sembra che non glielo ricordi molto spesso, anzi…". Berardo Rabbuffo ricorda poi al sindaco di avere fatto "la campagna elettorale per la Regione chiedendo la preferenza per altri, con spese documentate in un apposito rendiconto e da me stesso sostenute, e non ho ricevuto finanziamenti da imprese che si occupano di rifiuti. Per carità di patria taccio ora su altri aspetti su cui magari tornerò in seguito, sperando di ricevere notizie sul motivo così strano per cui anziché prendere posizione, il Sindaco, su una vicenda tanto delicata per i risvolti occupazionali della Te.Am. anziché proporre una soluzione, si benda gli occhi e continua a dire da diversi mesi che non é successo nulla, che altro doveva accadere"?
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