TERAMO – L’Udu (Unione degli universitari) mette in guardia l’Ateneo teramano: dal prossimo anno anche la nostra Università rischia di figurare nell’elenco di quelle “fuorilegge”, superando il tetto previsto dalla legge sulle tasse universitarie. L’Udu, per quest’anno, ha provveduto a stilare una lista dei 33 Atenei italiani con la tassazione tropo alta. Nel caso dell’Ateneo teramano “stando ai calcoli effettuati – afferma Monia Flammini, rappresentante studentesca dell’Udu – tale limite non viene superato per una cifra irrisoria, inferiore ai 2000 mila euro. Il nostro ateneo infatti risulta essere al primo posto nella classifica degli atenei a rischio con una percentuale del 19,99%, mancherebbe quindi il solo 0,01 % affinché il tetto venga superato”. Il problema quindi si pone per il 2012: l’Ateneo ha infatti previsto degli aumenti, più volte contestati dall’Udu e da altre associazioni studentesche. “Dal prossimo anno accademico – aggiunge Flammini – sono stati decisi degli incrementi della tassazione: 100 euro in più a studente per la Facoltà di Scienze della Comunicazione per l’utilizzo di laboratori che, gli stessi studenti hanno denunciato di non utilizzare e, l’adeguamento della tassazione ai dati Istat con l’aumento, quindi, dell’ 1,5% per ogni studente; è quindi del tutto certo che anche l’Ateneo teramano risulterà inadempiente rispetto i canoni previsti dalla legge”. L’ Unione degli Universitari Teramo chiede quindi al Magnifico Rettore e agli organi accademici l’annullamento e il ritiro della delibera con cui si prevede il pagamento entro il 31 dicembre del contributo specifico per gli studenti di Scienze della Comunicazione e la restituzione a quanti hanno già provveduto al versamento dello stesso. “In caso contrario – conclude Flammini – saremmo costretti a dover intraprendere un ricorso legale dato che sicuramente l’Università degli Studi di Teramo si troverà in una situazione di illegalità nell’anno accademico 20112012”.