TERAMO – Un tavolo “tecnico interistituzionale” nel quale siedono la Provincia, l’Unione delle comunità ed enti montani, l’Anci, i dirigenti scolastici e l’Ufficio scolastico, si insedierà domani in Provincia con l’obiettivo di arrivare a predisporre il nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica. “Un percorso che durerà tre anni”, tanto è il tempo concesso dalla legge per arrivare al dimensionamento che in prima battuta si occuperà delle scuole del primo ciclo (infanzia, elementari, medie), in sintesi 10 direzioni didattiche, 27 istituti comprensivi, 3 scuole medie. Stando a quanto previsto dalla legge, l’autonomia amministrativa (ovvero dirigenza e segreteria) – è concessa agli istituti comprensivi (che già ricomprendono al loro interno scuole infanzia, scuole primarie e scuola media) con almeno 1000 alunni che scendono a 500 per i comuni montani e alle direzioni didattiche (infanzia e elementari), e alle scuole medie con almeno 600 alunni che scendono a 400 per i comuni montani. Anche per gli istituti superiori il dimensionamento ottimale è fissato in 600 alunni che possono scendere a 400 per i comuni montani. Il tavolo istituito è chiamato a occparsi anche dei nuovi indirizzi scolastici componendo le proposte arrivate dagli istituti e dagli enti locali per poi inviarli alla Regione alla quale spetta ogni decisione in materia. “Non stiamo parlando dell’accorpamento fisico delle scuole ma di accorpamenti amministrativi – spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Antonio Di Michele che specifica – e quindi del numero delle dirigenze. Proprio per la sua composizione, che vede partecipi tutte le componenti coinvolte, dalla scuola agli enti locali, il tavolo garantirà un processo di totale condivisione”.
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