Lavori di via Arno, Fli presenta un esposto alla Procura

TERAMO – Fli torna sul cantiere di via Arno: gli esponenti del partito dopo aver sollevati dubbi nei giorni scorsi su probabili danni ambientali e sulla tenuta della strada, firmano oggi un esposto che presenteranno all’Arta e alla Procura della Repubblica “per tutelare la corretta esecuzione dell’opera pubblica”. Così dichiarano in conferenza stampa il capogruppo di Fli in Consiglio regionale, Berardo Rabbuffo, e il coordinatore provinciale del partito, Toni Lattanzii, intervenuti per chiedere all’assessore al ramo Giorgio Di Giovangiacomo di fare chiarezza su tre aspetti del cantiere di via Arno che non convincono i due di Fli. Il primo riguarda l’abbattimento dell’ultimo tratto del muraglione. “Fa parte di un lotto che non fa parte degli interventi in appalto – ha dichiarato Lattanzii -. Chi sta eseguendo i lavori? Sono interventi in regola?”.  L’altro aspetto prevede il rispetto delle norme sulla  tracciabilità dei rifiuti. “Le norme prevedono che il materiale derivato dalle demolizioni possa essere riutilizzato all’interno del cantiere stesso, come sedime per le strade. Questo comporta un trattamento in loco del materiale mediante l’uso di impianti mobili specifici, e, soprattutto, servono delle autorizzazioni amministrative, oltre l’operazione di recupero del materiale da demolizione per il riutilizzo è molto complessa, e passa anche attraverso la riduzione di volume e la separazione necessaria da altri materiali, come ferro e legno.”  Il dubbio espresso da Fli riguarda quindi il mancato rispetto delle procedure e soprattutto la tenuta della strada, vista la presenza di pietre di risulta di diverse dimensioni e poco omogeneo. “Di Giovangiacomo dia risposte esaustive e dimostrabili con dei documenti- ha dichiarato Lattanzii – altrimenti saranno gli organi competenti a fare chiarezza” Infine Fli esplime ulteriori perplessità sull’opportunità dell’opera e sulle somme destinate. “Visto che il Lotto Zero ha notevolmente alleggerito i problemi del traffico – ha dichiarato Rabbuffo – era necessario un intervento così impattante visto che dalla realizzazione di una rotonda da 500mila euro si è arrivati all’abbatimento del muraglione con una spesa di 1 milione e 400mila euro? Non era meglio spendere una somma così importante per risolvere i problemi delle intersezioni?”. “Fli non ha alcun interesse a bloccare le opere pubbliche così come veniamo accusati dall’assessore Di Giovangiacomo – ha concluso Rabbuffo – ma vogliamo solo che queste vengano realizzate a norma di legge visto che si tratta d denaro pubblico”.