TERAMO – Una pensione minima per lui, ex agricoltore, nulla per lei, che faceva l’operaia in fabbrica prima di tornare a fare la casalinga: in queste condizioni anche la spesa per mangiare diventa un problema e spinge a mettere da parte la dignità e rubare. Sì, rubare un pacco di pasta, del formaggio e confezioni di fettine di carne. Settanta euro di conto alla cassa del supermercato, dove però queste vivande sono passate, nascoste sotto i cappotti, "coperte" da una spesa irrisoria di poco meno di 20 euro. Qualcuno aveva però notato i due pensionati – lui 75, lei 71 anni -, una vita immacolata, prendere con titubanza i viveri e nasconderli. E così la domenica prenatalizia di una coppia di anziani si è trasformata in una poco dignitosa passerella in una stazione dei carabinieri. E’ successo a Nereto dove i coniugi pensionati sono stati bloccati dal direttore, alla cassa del supermercato della cittadina dove tutti conoscono tutti e invitati a tirar fuori quello che avevano preso senza pagare. E poi dinanzi al maresciallo dell’Arma che li ha identificati e poi rimandati a casa, con una denuncia alla magistratura per furto in concorso. Con quella dignità che hanno deciso di calpestare per necessità, hanno ammesso e giustificato il gesto con lo stato di bisogno: «Non arriviamo più alla fine del mese – hanno detto ai carabinieri – e dobbiamo mangiare».