TERAMO – L’inchiesta aperta dalla procura di Teramo sul concorsone per tre posti di amministrativo al Comune di Teramo entra nel vivo proprio alla vigilia del termine – il 31 dicembre – con cui il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, deve dar seguito alla graduatoria finale. I carabinieri di Teramo, su delega del sostituto procuratore Davide Rosati, titolare dell’indagine, questa mattina hanno acquisito negli uffici di Palazzo di Città la documentazione relativa alla prova scritta sostenuta dai candidati partecipanti. Tra le carte sequestrate ci sono gli elaborati presentati dai circa 50 candidati ammessi alla seconda prova e svoltasi a metà novembre scorso. L’indagine era scattata proprio in quei giorni e non dopo che un solerte dipendente della Provincia di Teramo aveva ricevuto una mail in cui passavano di mano in mano quelle che poi sono state le tracce della prova pratica. Al fascicolo già aperto dalla procura si è aggiunto poi il contributo del sindaco Brucchi e del vicesindaco Di Sabatino Martina che, a conoscenza dell’esistenza di questa mail, si sono recati dal pm Rosati per denunciare l’accaduto. Non è escluso che nei prossimi giorni, dopo l’esame e la valutazione anche degli elaborati prodotti dai partecipanti allo scritto, si decida di convocare quali persone informate sui fatti anche amministratori e componenti della commissione, quest’ultima al centro di polemiche da parte soprattutto dei sindacati per via della sua composizione. Dunque la procura ha preso in seria considerazione sia lo svolgimento del concorso sia la mail, ben diversamente da chi già parla di archiviazione del fascicolo. Il blitz dei carabinieri di stamattina può essere d’aiuto per il sindaco Brucchi: chiamato alla complessa decisione se procedere o meno alla ratifica della graduatoria finale con conseguenze assunzione dei primi tre, potrebbe sì assumere, riservandosi l’annullamento del provvedimento in caso di rilievo penale evidenziato dall’inchiesta della magistratura.