TERAMO – “La Stu non è morta ma va ripensata all’interno di un nuovo contesto economico”. Alfonso Marcozzi, presidente dell’associazione culturale Gammarana, interviene sulla discussione in merito al nuovo progetto per il restyling dell’area della stazione che verrà realizzato in collaborazione con le Ferrovie dello Stato. Secondo Marcozzi, l’idea illustrata recentemente dal sindaco Maurizio Brucchi recepisce molte delle proposte lanciate dalla stessa associazione di quartiere. “ Scoprire oggi – afferma Marcozzi – che é possibile arretrare di 60 metri,m quindi pochi, la stazione, senza, diciamo noi, andare a modificare l’idea originaria della Stu, ossia interramento senza aggiunte di volumetrie, é come scoprire l’uovo di Colombo con notevoli benefici per le attività commerciali, presenti su viale Crispi”. Per Marcozzi si tratta di un progetto in grado di riqualificare realmente l’area della Gammarana e, proprio in questo senso, il presidente dell’associazione lancia, in una lettera aperta, una serie di proposte al sindaco. La prima riguarda uno dei cavalli di battaglia dell’associazione, ossia lo svincolo del Lotto zero .“Adesso – è l’invito di Marcozzi – mettiamo in campo tutte le forze e le intelligenze che questa città ci offre e cominciamo a ripensare lo svincolo dal momento che Lei può tornare in possesso di tratti di strada e aree comunali, che qualcuno in maniera poco attenta sta portando via alla collettività, e utilizzarle a costi veramente ridicoli per il suddetto lo svincolo”. L’associazione sprona inoltre l’amministrazione a ripensare la destinazione d’uso delle aree ex Adone ed ex Villeroy, attraverso forme di progettazione democratica e partecipata, per questo Marcozzi propone al sindaco un incontro-dibattito pubblico e annuncia la realizzazione di questionari che verranno somministrati ai residenti dell’area e agli studenti. L’altra idea lanciata nella lettera aperta è quella della realizzazione del “percorso degli orti urbani” , con spazi attrezzati, che potrebbe diventare realtà anche grazie al sostegno dei privati. “Si tratterebbe – afferma Marcozzi – di una naturale riconnessione tra l’area sportiva dell’Acquaviva e quella della Gammarana, parliamo di quella stessa cerniera che lo svincolo del Lotto Zero, da noi contestato, andrebbe a distruggere in maniera irrimediabile, consumando terreno e danneggiando in modo irreversibile l’area sportiva dell’Acquaviva”.
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