TERAMO – C’è chi, come i gestori della pompa Q8 di piazzale San Francesco, non ha dirittura ‘smontato’ dall’orario di lavoro per aiutare le decine e decine di automobilisti a districarsi con il self service, altri che hanno dovuto appendere cartelli con su scritto "carburante esaurito", altri ancora che speranzosi in una sospensione della protesta hanno invitato i clienti a ripassare domani dopo le 15: l’assalto alle pompe di benzina è partito già dalla tarda mattinata quando si era sparsa la notizia dei primi blocchi-presidi ai caselli autostradali. Pian piano le scorte nel serbatoi sono finite e ad uno ad uno i distributori di viale Crispi hanno cominciato a chiudere. Qualcun altro con diversa disponibilità sotterranea ha lavorato ancora, come quello su via Po, ma alla fine ha dovuto cedere perchè non c’era più una goccia di gasolio. Resiste, in queste ore, la pompa di piazzale San Francesco a cui si riferiscono le nostre foto alle 22 di stasera: anche qui, però, la previsione è che entro altre due ore al massimo non ci sarà più benzina. La stessa previsione indica in quasi tutti chiusi domattina i punti di distribuzione, a meno di improbabili zig-zag delle cisterne per raggiungerli saltando i blocchi diventati ormai presenti e pressanti dappertutto, dovunque ci sia uno snodo di traffico. Insomma, si va verso un improvviso e non prevedibile blocco da… austerity.
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