TERAMO – Perplessità esprimono i lavoratori della FLC (Federazione lavoratori della conoscenza) della Cgil per la decisione dell’ateneo teramano di lasciare aperta la sede di Colleparco durante i giorni dell’emergenza neve, una decisione che per il sindacato porterebbe alla ribalta la situazione degli impiegati dell’Università di Teramo ritenuti “vittime di una dubbia gestione delle risorse dell’Ateneo che ha deciso di tenere aperte solo alcune sedi”.“I vertici dell’Ateneo – si legge nella nota della Cgil – hanno deciso di tenere aperte alcune sedi anche se l’attività didattica (lezioni ed esami) è stata sospesa per l’intera settimana. Ci chiediamo che senso abbia avuto aprire le due sedi di enorme metratura (le due strutture di Colleparco a Teramo che ospitano le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze della comunicazione) per far lavorare al massimo una dozzina di impiegati? Quanto è costata all’ateneo questa scelta? Non abbiamo i dati certi ma sappiamo che riscaldare e illuminare una sede di 50mila metri quadrati non costa poco. Lo stesso ragionamento vale per le due sedi di Veterinaria a Teramo e per quelle di Mosciano Sant’Angelo, Atri e Giulianova”. La polemica si sposta anche per i provvedimenti di chiusura durante le feste. “L’Ateneo decide due volte l’anno di chiudere alcune sedi per “non sprecare”: questo accade per 3 settimane ad agosto e 3 durante le festività natalizie. Il personale amministrativo si reca normalmente a lavorare presso il Rettorato in viale Crucioli, sede capace di accogliere il personale delle altre sedi. Basti pensare che la sede è dotata di un’ampia aula informatica con venti postazioni. Ma i vertici politico-amministrativi hanno deciso così. E hanno deciso così sulla scia delle ordinanze comunali senza pensare al fatto che l’Università ha un autonomia amministrativa e finanziaria e quindi può disporre liberamente per le proprie sedi. E poi, che non vengano a dirci che sono gli impiegati a “costare troppo”. intanto, contestualmente al provvedimento di riapertura delle scuole, anche l’Unversità di Teramo ha stabilito che l’attività didattica riprenderà domani tranne nelle sedi di Atri e Avezzano dove nei Comuni vige l’ordinanza di chiusura delle scuole.