TERAMO – Provincia di Teramo e Teramo Lavoro, società in house della Provincia stessa, sono disponibili a prolungare i contratti in scadenza a febbraio fino al mese di aprile, che riguardano le figure professionali pagate con il Fondo sociale europeo e collegate alla gestione delle attività delle Politiche del lavoro e dei Centri per l’impiego. Su questo aspetto pende sempre, però, l’incertezza sia rispetto alla durata che alla consistenza in attesa di un pronunciamento della Regione Abruzzo. E’ un pò la sintesi di quanto emerso nella riunione di stamattina convocata dal presidente Catarra con i sindacati, alla quale hanno partecipato anche l’assessore provinciale al Lavoro, Eva Guardiani, una delegazione di dipendenti di Teramo Lavoro con l’amministratore delegato Venanzio Cretarola e la dirigente del settore lavoro, Renata Durante. «Gli scenari futuri della società in house – fa sapere in una nota la Provincia di Teramo – sono legati prioritariamente al pronunciamento della Consulta (per i ricorsi presentati dalla Regione Lombardia e dalla Regione Piemonte contro il Decreto Monti che spoglia le Province delle funzioni) e, se il percorso del Decreto Monti dovesse essere confermato, a quanto decideranno le Regioni sulle modalità e sui tempi di trasferimento delle competenze ai Comuni e alle stesse Regioni».